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Le migliori academies della MLS

di Nicolò
Talenti MLS | MLS MAGAZINE ITALIA

Academies MLS: ecco quali sono i migliori settori giovanili del Nord America

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Fino a qualche anno fa la MLS veniva snobbata e sbeffeggiata, poiché la si riteneva un campionato di basso livello, dove le stelle del grande calcio internazionale andavano a svernare, ricoperte di soldi, a fine carriera. Recentemente, però, il campionato statunitense e canadese sta esportando in Europa diversi giovani molto interessanti, da Alphonso Davies a Bryan Reynolds, passando per Reggie Cannon, Joe Scally e Daryl Dike. La reputazione del torneo nordamericano nel resto del mondo, allora, sta decisamente cambiando in positivo, e questo è in gran parte merito del lavoro fatto nelle MLS academies, i settori giovanili delle varie squadre, che stanno sfornando sempre più calciatori di buon livello.

Academies MLS: ecco quali sono le franchigie che lavorano meglio con i giovani

Per quanto tutte le franchigie stiano investendo molto sui loro vivai, comunque, ci sono certe squadre che lavorano meglio di altre: ciò è evidente se si va a vedere da dove provengono i migliori talenti esportati dal Nord America in Europa (quasi tutti da un numero ristretto di società) e se si guardano i risultati ottenuti da certe compagini di MLS che puntano molto sui giovani prodotti in casa propria.

FC Dallas

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Sicuramente, come dimostrano le cessioni all’estero di McKennie, Cannon, Reynolds, la miglior academy nordamericana è quella di F.C. Dallas. Oltretutto, al di là di queste tre giovani promesse, fra le migliori dell’intero panorama del soccer, non bisogna dimenticarsi dei talentuosi difensori Chris Richards e Justin Che, entrambi cresciuti nelle file dei texani e acquistati dal Bayern Monaco (con cui Dallas ha un accordo di partenership). Un’altra promessa uscita dal settore giovanile rossoblù, autentica fucina di talenti, è Brandon Servania, classe 1999 appena trasferitosi in Austria, al St. Pölten. Non bisogna dimenticarsi, poi, che FC Dallas è una delle squadre che utilizza più Homegrown Players (giocatori prodotti in casa propria) di tutta la MLS. Nella rosa di coach Luchi Gonzalez, infatti, giocano un ruolo fondamentale i vari Paxton Pomykal, Tanner Tessmann, Jesus Ferreira e Ricardo Pepi. Infine, fra i prodotti del vivaio del occorre ricordare anche Kellyn Acosta, centrocampista oggi ai Colorado Rapids e nel giro del USMNT, e Jesse Gonzalez, che era fra gli estremi difensori più interessanti del calcio americano, prima che la sua carriera in MLS fosse rovinata da vicende extra-campo.

Philadelphia Union

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Dopo quella di Dallas, la migliore delle academies MLS è quella dei Philadelphia Union, che da anni ormai scelgono di non puntare sui DP e sul draft, preferendo invece promuovere costantemente in prima squadra nuovi giocatori dalle giovanili. Questa strategia tra l’altro sta pagando, visto che negli ultimi tre anni gli Union sono sempre arrivati ai playoff e nel 2020 hanno addirittura vinto il Supporters’ Shield. L’anno scorso, per la vittoria del trofeo, sono stati fondamentali il terzino sinistro classe ’99 Matthew Real e i coetanei Mark McKenzie (difensore andato al Genk  durante questa sessione di mercato) e Jimmy Fontana (trequartista), oltre al secondo portiere Matt Freese, più grande di un anno, spesso chiamato in causa per via di alcuni problemi fisici per il titolare Blake. Il vero leader tecnico della cavalcata trionfale in regular season, però, è stato il centrocampista offensivo classe 2000 Brenden Aaronson, passato al RB Salisburgo a inizio gennaio (occhio, quest’anno, al fratello Paxton, di 17 anni, che potrebbe già sostituirlo). Per le giovanili di Philadelphia, oltretutto, è passato anche Zack Steffen, attuale portiere del Manchester City e della nazionale a stelle e strisce.

New York RedBulls

La Red Bull ha speso circa 5,5 milioni di euro per acquistare Aaronson: in Austria si staranno dunque mangiando le mani per esserselo fatto scappare quando era più piccolo. Brenden, infatti, come suo fratello, è nato in New Jersey, Stato in cui il marchio di energy drink è insediato da anni, essendo proprietario dei New York RedBulls. Dalle parti di Harrison, però, possono consolarsi con una grande nidiata di giovani talenti prodotti negli ultimi anni. Il vero fiore all’occhiello del vivaio delle lattine è sicuramente Tyler Adams, da due anni al RB Lipsia, dove presto dovrebbe raggiungerlo Caden Clark. Altri giovani promettenti a disposizione di Gerhard Struber sono il terzino destro Kyle Duncan, il centrocampista Christhian Casseres e l’ala Omir Fernandez, tutti titolari, così come il capitano Sean Davis, centrocampista ormai non più giovanissimo ma pur sempre prodotto delle giovanili biancorosse. In passato poi, i RedBulls hanno lanciato Michael Murillo (l’anno scorso ceduto all’Anderlecht) e, soprattutto Tim Howard, il miglior portiere americano di sempre.

New York City FC

Sull’altra sponda del fiume Hudson, c’è un’altra squadra gestita da un fondo internazionale di investimenti nel calcio: si tratta di New York City FC, di proprietà del City Football Group, un’altra realtà che, come Red Bull, lavora molto bene con i giovani. Dall’academy dei citizens, negli ultimi anni, diversi giovani hanno fatto il salto in prima squadra: per esempio Jonathan Lewis (oggi ai Colorado Rapids), James Sands, Justin Haak, Tayvon Gray e Joe Scally (quest’ultimo da poco diventato un nuovo calciatore del Borussia Mönchengladbach). Fra tutti i prodotti del vivaio di NYCFC, però, spicca naturalmente il nome di Gio Reyna, che oggi è uno dei più grandi talenti del calcio mondiale. In pochi, infine, si ricordano che sono stati proprio gli sky-blues newyorkesi a lanciare nel professionismo l’attuale terzino del Lipsia Angeliño. Questi, però, c’è da dire, non è realmente un prodotto dell’academy di NYCFC, visto che si è formato in Inghilterra.

L.A. Galaxy

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Non male, poi, anche il vivaio dei L.A. Galaxy. Questi, se è vero che sono famosi per avere sempre speso molti soldi per ingaggiare diverse star internazionali a fine carriera, hanno anche cresciuto, spesso senza saperne poi approfittare, diverse giovani promesse del calcio americano. Ad esempio, da adolescente, ha vestito la maglia dei californiani Matthew Hoppe, attaccante esploso nell’ultimo mese con lo Schalke 04, in Bundesliga. Un altro giovane americano promettente della Bundesliga è Ulysses Llanez (Wolfsburg), anche lui plasmato e poi lasciato andare via da L.A. Come questi due, in passato, i Galaxy hanno perso anche un altro loro interessante prodotto, ossia Paul Arriola, che preferì accasarsi al Club Tijuana, in Messico, piuttosto che rimanere a Carson.  Ultimamente, invece, i losangelini sembrano più attenti alla gestione dei propri talenti, tanto che, negli ultimi tempi, hanno portato in prima squadra due belle promesse come Efrain Alvarez e Julian Araujo.

Seattle Sounders

Anche i Seattle Sounders, grazie alla loro formidabile rete di osservatori, la più organizzata del Paese, hanno una delle migliori academy della MLS. I Rave Green, infatti, oltre a lavorare bene con i giovani locali (vedi DeAndre Yedlin e Jordan Morris), sono abilissimi a scovare giocatori promettenti in tutta la nazione. In questo modo, hanno ingaggiato teenagers molto talentuosi, come Danny Leyva, Ethan Doubbelaere, Ray Serrano, Joshua Atencio e Alphonso Ocampo-Chavez, ragazzi tutti nati fra il 2002 e il 2003, e che componevano la spina dorsale della squadra che, nel 2019, divenne la prima nordamericana a vincere la Champions Division della GA Cup, uno dei tornei giovanili più importanti a livello internazionale.

Ci sono poi due franchigie di MLS le cui academies sono spesso sottovalutate, ma che, invece, lavorano piuttosto bene: sono quelle di Real Salt Lake e Colorado Rapids.

Real Salt Lake

RSL, negli anni, ha tirato su giocatori come Richie Ledezma, Sebastian Soto e Taylor Booth (oggi rispettivamente di proprietà di PSV, Norwich e Bayern), ma anche Justen Glad e Aaron Hererra, attuali colonne portanti della difesa del team dello Utah. Nel prossimo futuro, poi, sarà da tenere d’occhio soprattutto il giovane portiere David Ochoa, di cui si parla molto bene. Chissà, poi, che quest’anno non vengano fuori altri ragazzi interessanti dal vivaio di Salt Lake: la squadra deve ripartire dopo un anno negativo, e la rinascita potrebbe passare proprio per i giovani prodotti nell’academy.

Colorado Rapids

Colorado, invece, ha iniziato solo di recente a sfornare Homegrown Players promettenti ma, tra i talenti più interessanti prodotti, ci sono calciatori come Sam Vines, Cole Bassett e Sebastian Anderson, che hanno davvero grandissime qualità.

Sporting Kansas City e D.C. United

Fra i vivai di qualità degli Stati Uniti, poi, vanno menzionati quelli di Sporting Kansas City e D.C. United, che hanno portato in prima squadra, fra gli altri, rispettivamente Gianluca Busio e Moses Nyeman, due centrocampisti molto promettenti.

Orlando City

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Negli ultimi anni, infine, sta emergendo la academy di Orlando City che, nonostante abbia esordito solo nel 2015, sta cercando di colmare in fretta il gap con le avversarie, come in futuro dovranno fare gli expansion teams fondati più di  recente, come Nashville, Miami, Cincinnati, LAFC e Atlanta. Recentemente, Orlando ha portato in prima squadra due belle promesse come Daryl Dike (appena ceduto in prestito al Barnsley) e Andres Perea.

Toronto FC

Per quanto riguarda il Canada, invece, l’academy migliore è probabilmente quella di Toronto FC, che ha sfornato calciatori importanti per la MLS, come Jonathan Osorio, Ayo Akinola, Jay Chapman Mark-Anthony Kaye e Richie Laryea.

Vancouver Whitecaps

I Vancouver Whitecaps, invece, hanno forse prodotto una quantità inferiore di giocatori talentuosi, ma hanno dalla loro il fatto di aver cresciuto Alphonso Davies, probabilmente il miglior calciatore mai esportato in Europa dalla MLS.

Decisamente più indietro, invece, Montreal che, di recente, non ha sviluppato nessun giocatore veramente degno di nota.

L’importanza delle academies in MLS

Questa, dunque, è la panoramica generale sui migliori vivai della MLS.

Quello americano è un torneo con norme stringenti sull’acquisto dei giocatori e sulla composizione dei roster, come la DP Rule, il salary cap e le limitazioni sul tesseramento degli stranieri. Tutte queste normative, fanno sì che le varie squadre abbiano una possibilità abbastanza limitata di muoversi sul mercato, rispetto, per esempio, ai club europei. Inoltre, rendono il campionato spesso molto equilibrato. Per questo motivo, i giovani prodotti nelle academies possono risultare fondamentali, per spostare gli equilibri, sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico, visto che pesano molto meno sui bilanci e possono essere venduti all’estero generando ingenti plusvalenze.

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Le academies, quindi, sono molto importanti per le franchigie della MLS: i grandi progressi fatti sotto tutti i punti di vista (dal piano tecnico a quello finanziario) da club come FC Dallas e Philadelphia Union negli ultimi anni, dunque, non sono di certo casuali.

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