Lo sviluppo del movimento calcistico statunitense sembrava essere stato stroncato dalla mancata qualificazione ai Mondiali 2018. In realtà, oggi, grazie all’ottimo lavoro svolto da federazione, academies delle squadre, e staff delle selezioni giovanili, la nazionale USA è una squadra davvero interessante in vista di Qatar 2022.
USMNT: quanti talenti da Europa e MLS!
Diversi sono i talenti che, affiancati da qualche compagno più esperto, possono comporre la selezione più forte della storia del USMNT: una formazione equilibrata ,solida difensivamente, e pericolosa davanti
Porta e difesa: forza e affidabiltà
La forza della difesa è data dall’abbondanza di talento fra i pali – primo fra tutti Zack Steffen, portiere forte, reattivo, carismatico e bravo con i piedi, di proprietà del Manchester City – e dalla fisicità e forza atletica (ma anche tecnica) dei difensori centrali. Qui, il leader è l’esperto Brooks (Wolfsburg), affiancato da Long (NYRB), Robinson (Atlanta) o Zimmerman (Nashville), fra i migliori difensori della MLS, o ancora Miazga (Reading, in prestito dal Chelsea). Fra i giovani, poi, c’è Chris Richards (Bayern Monaco), che promette molto bene.
Terzini di spinta
Un punto di forza della squadra, può essere la qualità tecnica e atletica dei terzini: Cannon (Dallas), forse il giocatore MLS di miglior prospettiva, e Yedlin (Newcastle), che abbiamo scoperto e apprezzato ai mondiali 2014, a destra, Dest (Ajax) e Robinson (Wigan, ma cercato dal Milan) a sinistra. Dest in particolare è uno dei giovani laterali difensivi più promettenti al mondo, già pronto per un top club. Tutti e quattro i terzini garantiscono affidabilità difensiva, ma sono determinanti in fase offensiva quando salgono.
Quantità e qualità in mezzo al campo
A centrocampo, solitamente, gli USA schierano un mediano con compiti di interdizione e costruzione, una mezzala box-to-box e un trequartista tecnico. Davanti alla difesa Tyler Adams, futura stella del Lipsia, è titolare indiscusso. Il centrocampista a tutto campo è McKennie (Schalke 04), completo e duttile, veloce, forte fisicamente e con piedi educati. La sua prima riserva è Roldan (Seattle), ma potrebbe trovare posto anche Nagbe (Columbus). Questi due si stanno rendendo protagonisti di ottime prestazioni in MLS. Nel ruolo di centrocampista offensivo, invece, il futuro sembra essere tutto per Pomykal (Dallas), fra i migliori nel suo ruolo in MLS, e Aaronson (Philadelphia), ancora un po’ acerbo, ma dalla classe cristallina. Inoltre, per quanto riguarda la zona centrale del campo, sono da tenere d’occhio Alex Méndez (Ajax U21) e Richie Ledezma (PSV U21), che devono ancora iniziare a giocare con i grandi, ma sono due potenziali fenomeni. Altro centrocampista offensivo promettente è l’italo-americano Gianluca Busio (classe 2002 di SKC).Questi, vista l’abbondanza di talento nel ruolo, difficilmente troverà spazio nel breve periodo, ma fra qualche anno potrà dare sicuramente una mano alla nazionale.
Il punto di forza: le ali offensive
Il vero fiore all’occhiello degli States, però, sono le ali offensive. Qui, il team di coach Berhalter può sprigionare tutto il suo enorme talento. Il leader tecnico della squadra è senz’altro Pulisic, che sta facendo benissimo al Chelsea. Ancora più forte sembra poter diventare Gio Reyna (Borussia Dortmund), salito alla ribalta in inverno grazie ad alcune ottime prestazioni in Bundesliga e in Champions League. Alle loro spalle scalpita Morris (Seattle), che negli ultimi due anni ha terrorizzato tutte le retroguardie della Major League con la sua velocità, forza fisica e implacabile capacità realizzativa. Vi è poi Timothy Weah (Lille), figlio di George, che quest’anno è stato frenato da diversi problemi fisici, ma che ha grandissimo potenziale, oltre al canterano del Barça de la Fuente, mancino tecnico e veloce, praticamente immarcabile.
Abbondanza davanti
Il terminale offensivo, invece, è Sargent (Werder Brema), attaccante moderno che sta maturando bene, trovando sempre più spazio in Bundesliga. Concorre con lui Zardes (Columbus), veloce e che sa muoversi bene negli spazi, e autore, fin qui, di una stagione superlativa. In lizza per una maglia, oltre a Ramirez (Houston) e Ferreira (Dallas), c’è anche l’esperto Altidore (Toronto) ma, di recente, si è segnalato il suo compagno ventenne Akinola, attuale capocannoniere dell’MLSisBack Tournament. Questi, però, deve ancora scegliere se vestire la casacca di USA o Canada. Infine, forse non per i prossimi Mondiali, ma per quelli successivi, vanno seguiti Sebastian Soto (Hannover) e Uly Llanez (Wolfsburg), entrambi classe 2000 ancora da svezzare, ma di indiscutibile talento.
Insomma, il potenziale c’è. Ora bisogna farlo fruttare. Prima di tutto gli USA dovranno pensare a qualificarsi ai prossimi Mondiali, poi dovranno dimostrare a tutto il mondo i grandi passi in avanti fatti dal soccer. Obiettivo: quarti di finale a Qatar 2022.