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Talenti MLS: chi sarà il prossimo Davies?

di Nicolò
Negli ultimi anni, le franchigie di MLS e le varie Academies statunitensi e canadesi hanno prodotto una quantità impressionante di giovani talenti, che non si vedeva dai tempi della generazione d’oro di Howard, Dempsey e Donovan. A testimoniare l’ottimo lavoro svolto con i giovani calciatori a quelle latitudini c’è l’incredibile numero di giocatori esportati nei principali campionati europei dal Nord America nelle ultime stagioni. Si pensi, per esempio a Giovanni Reyna, cresciuto nelle giovanili di NYCFC e ora in forza al Borussia Dortmund, oppure a Jonathan David, giovane del Lille cresciuto a Ottawa. Vanno poi fatti anche i nomi di Tyler Adams e Zack Steffen, di Red Bull Lipsia e Manchester City, esplosi in MLS, rispettivamente con le maglie di New York Red Bulls e Columbus Crew. Infine, fra i giovani talenti prodotti dal soccer e recentemente sbarcati nel grande calcio del Vecchio Continente, non possiamo non menzionare Weston McKennie, neo-acquisto della Juve, cresciuto nelle giovanili di FC Dallas, e Alphonso Davies, canadese esploso coi Vancouver Whitecaps, e che ora sta facendo benissimo al Bayern Monaco. Dopo aver prodotto tutte queste future stelle, però, in Nord America non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Il soccer, infatti, da quelle parti, è in continua crescita, e un’altra nidiata di giovani promesse sembra avere il potenziale per sfondare nel calcio internazionale e rendere grandi nel mondo le nazionali di Stati Uniti e Canada. Vediamo, dunque, quali potrebbero essere i prossimi campioni del calcio nordamericano, che proveranno a seguire le orme di McKennie e Davies.

I migliori talenti della MLS: chi sarà il prossimo Davies?

Dopo la partenza di Cannon, direzione Boavista, il giovane più promettente della MLS è, senza alcun dubbio Brenden Aaronson, classe 2000 dei Philadelphia Union. Si tratta di un trequartista dinamico, bravo tecnicamente e con grande visone di gioco, doti che lo rendono un ottimo passatore, oltre che un grande dribblatore. In questo 2020, si è guadagnato un posto da titolare fisso in una delle migliori squadre della lega, e ha segnato 3 gol e servito 3 assist in 13 partite.

Giovani portieri MLS: chi raccoglierà l’eredità di Steffen?

Foto presa da «transfermarkt.com»

Fra i pali, invece, ancora nessuno, in MLS, ha dimostrato davvero di poter essere il nuovo Steffen.

Per quanto riguarda i terzini, invece, i migliori prospetti del campionato americano sono Julian Araujo a destra e George Bello a sinistra.
Araujo è un 2001 che gioca nei L.A. Galaxy. Veloce e apparentemente instancabile, spinge molto, arrivando spesso al cross, fondamentale che gli riesce molto bene.
Bello, invece, è un 2002 di Atlanta United che, nonostante la giovanissima età, ultimamente, si è preso il posto da titolare sulla corsia di sinistra dei Five Stripes. Ha uno stile di gioco simile a quello di Araujo, anche se forse ha un piede meno educato, ma è più forte fisicamente.
Sulla sinistra gioca anche Sam Vines, ’99 dei  Colorado Rapids. Terzino di spinta ma anche affidabile in fase difensiva, Vines ha forse margini di miglioramento meno ampi rispetto a Bello e Araujo, ma, rispetto a loro, è già piuttosto maturo, tanto che è nel giro della nazionale americana.

MLS, Quanti talenti in mezzo al campo

Foto presa da «MLSsoccer.com»

In mezzo al campo, invece, sono molti i giovani interessanti che la MLS propone.
Fra i mediani, chi si è messo più in mostra, nelle ultime due stagioni, è James Sands, dei NYCFC, che è un ventenne molto bravo in fase di interdizione, e che se la cava anche a impostare. Caratteristiche simili le ha anche Danny Leyva, 2003 che fa la spola fra Seattle Sounders (MLS) e Tacoma Defiance (USL), mentre il suo coetaneo Moses Nyeman, che deve ancora compiere 17 anni, gioca abbastanza stabilmente nella prima squadra dei D.C. United. Nyeman, fino ad ora, ha mostrato qualità da distruttore di gioco e recuperatore di palloni fuori dal normale: anche meglio di Tyler Adams alla sua età. Deve però migliorare in fase offensiva, creando di più.
Fra i registi, invece, soprattutto la scorsa stagione, è emerso il talento nei passaggi di Jackson Yueill, ventitreenne dei San José Earthqukes, che quest’anno stanno vivendo una stagione complicata.
Diversi, invece, i nomi da segnalare fra le mezzali e interni di centrocampo. Innanzitutto c’è l’italo-americano Gianluca Busio, classe 2002 di Sporting Kansas City. Si tratta di un centrocampista completo, buon dribblatore e ottimo passatore, oltre che abile recuperatore di palloni. Busio è nel giro della prima squadra di SKC dal 2018, quando aveva 16 anni, e nelle ultime due stagioni è diventato un titolare fisso, grazie a diverse prestazioni convincenti.
Più grande di un anno rispetto a Busio, anche Tanner Tessman, nell’ultimo anno, è diventato un titolare inamovibile della sua squadra, FC Dallas. Tessman, un po’ come tutti i giocatori del club texano, ha brillato specialmente nelle ultime partite, dimostrando di avere un’ottima tecnica palla al piede, soprattutto quando si tratta di condurre in verticale e di superare gli avversari in dribbling.
Suo coetaneo è Cole Basset, dei Colorado Rapids. Nell’ultimo periodo, anche lui si è conquistato una maglia da titolare nella sua squadra, e si è messo in mostra, segnando 4 gol e fornendo altrettanti assist per i compagni, in 9 partite giocate.
Titolare inamovibile è diventato anche Frankie Amaya di FC Cincinnati. Il classe 2000, prima scelta del SuperDraft 2019, se la cava sia a difendere sia ad attaccare.
C’è da fare, poi, anche il nome di Michael Baldisimo, canadese classe 2000 che, dopo la cessione in Russia di In-beom Hwang, ha preso per mano il centrocampo dei Vancouver Whitecaps, dimostrando un’ottima tecnica e un buon tiro dalla distanza.
Sulla trequarti invece, come abbiamo già detto, le speranze del soccer sono riposte principalmente in Aaronson, Pomykal e Mihailovic.

Gli esterni offensivi più talentuosi della MLS: chi sarà il nuovo Pulisic?

jordan morris | mls magazine italia

Per quanto riguarda gli esterni d’attacco, invece, in MLS non si intravedono ancora nuovi Pulisic. La giovane ala più talentuosa del panorama calcistico nordamericano, infatti, si trova in USL, dove gioca Andrew Carleton. Si tratta di un 2000 molto tecnico, destro di piede, che preferisce giocare sulla sinistra, ma non ha problemi a spostarsi sulla corsia opposta. Milita nell’Indy Eleven, ma è di proprietà di Atlanta United, e presto lo vedremo mettersi alla prova in Major League.
In MLS, invece, c’è un attaccante esterno davvero forte, che però, alla soglia dei 26 anni, non si può più considerare una giovane promessa. Si tratta di Jordan Morris, giocatore velocissimo, potente, tecnico e con grande senso del gol. La stella dei Seattle Sounders fa stabilmente parte del roster della nazionale a stelle strisce. Il ragazzo è esploso forse un po’ tardi, ma ora ha raggiunto un livello che gli permetterebbe di giocare tranquillamente in una squadra di media classifica di uno dei top-5 campionati europei.
Caratteristiche molto simili alle sue le ha Cade Cowell dei San José Earthquakes. Classe 2003, Cowell si è affacciato prestissimo al calcio professionistico: quest’anno conta già 9 presenze e un gol segnato in MLS. Destro di piede, può ricoprire tutte le posizioni del fronte offensivo, anche se è principalmente un’ala destra o una punta. La sua caratteristica migliore sembra essere il cambio di passo, mentre deve crescere sul piano tecnico, come ha fatto Morris nei suoi primi anni di carriera.
Non più giovanissimo, come il giocatore dei Sounders, ma comunque da citare, è Chris Mueller, classe ’96 di Orlando City, che quest’anno sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, con 4 gol e altrettanti assisti in 11 partite giocate.

Talenti MLS: gli attaccanti più interessanti

Infine, arriviamo alle punte. Qui, i nomi che si possono fare sono molti, anche se nessuno sembra davvero poter diventare uno dei migliori centravanti del mondo.
Nell’MLS is Back Tournament aveva brillato Ayo Akinola, ventenne di Toronto FC, che aveva segnato 5 reti in 4 partite, mostrando ottime capacità di inserimento e fiuto per il gol. Da quando è ripartita la regular season, però, a causa di un infortunio, ha giocato solamente una partita, in cui, comunque, è andato a segno.
Dopo la ripresa del campionato, invece, ha ben figurato Daryl Dike, 2000 di Orlando City, autore di 3 reti, mentre sta faticando a imporsi in MLS Mason Toye, ’98 di Minnesota United, che però ha lasciato intravedere buone qualità.
Non è più giovanissimo, invece, Corey Baird, classe 1996 di Real Salt Lake. Si tratta di un attaccante atipico, che ama svariare su tutto il fronte d’attacco, ma anche abbassarsi sulla linea dei centrocampisti. Salito alla ribalta dopo un’ottima prestazione nei playoff 2018 contro LAFC, è un calciatore a tratti geniale, ma che fatica ad esprimersi ad alti livelli con continuità. Quest’anno, comunque, sta giocando quasi sempre da titolare, e ha messo insieme 2 reti e 4 assist in 13 partite.
Chiudiamo con due talenti di FC Dallas, la franchigia di MLS che, senza ombra di dubbio, lavora meglio con i giovani. Chi si è messo più in mostra, nelle ultime due stagioni, è sicuramente Jesus Ferreira. Ferreira ha 19 anni, e l’anno scorso ha preso parte a 33 partite di stagione regolare su 34, realizzando anche 8 gol. Quest’anno, invece, è ancora fermo a una sola rete segnata, ma continua a giocare spesso, nonostante l’acquisto di un bomber esperto come Jara da parte dei rossoblù. Concludiamo parlando di Ricardo Pepi, diciassettenne e autore di 2 gol in 11 gare (di cui solo 2 da titolare) quest’anno. Nel suo primo anno da professionista, Pepi si è distinto come un attaccante molto combattivo e abile in area di rigore, ma deve imparare a partecipare di più al gioco della sua squadra, se vuole diventare un grande numero 9.

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