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MLS HALL OF FAME: CLINT DEMPSEY

di Nicolò

Oltre quattrocento presenze e quasi 200 gol segnati in carriera, di cui 57 (in 141 presenze) con la maglia della nazionale americana (miglior marcatore della storia del USMNT insieme a un mostro sacro come Landon Donovan), giocatore statunitense con più gol all’attivo in Premier League, tre partecipazioni ai mondiali (2006, 2010, 2014, unico calciatore americano a riuscirci) andando a segno in ognuna di esse: Clint Dempsey è stato forse il più grande calciatore americano di sempre.

Gli esordi di Dempsey: New England Revolution e Premier League

Dempsey | MLS Magazine Italia

Clinton Drew Dempsey nasce a Nacogdoches, Texas, il 9 marzo 1983, da una famiglia estremamente povera: i Dempsey vivono in un “Trailer Park”, in un campo caravan, ma Clint cresce sognando il soccer, affascinato dalle gesta di Diego Armando Maradona e Mágico González, che ammira sbirciando le televisioni altrui.

La sua famiglia non può permettersi di pagargli i viaggi per andare a Dallas, dove ha sede una delle più importanti squadre giovanili dello Stato, ma Dempsey è così talentuoso che i genitori degli altri ragazzi si organizzano per far sì che riesca ad allenarsi con costanza.

Fa poi esperienza giocando per la Furman University, venendo notato dagli scout dei New England Revolutions, che nel 2004 lo selezionano come ottava scelta del MLS SuperDraft. Debutta coi Revs lo stesso anno, in cui colleziona 24 presenze, segnando ben 7 gol e venendo premiato come Rookie of the Year.

Nelle successive due stagioni segna 11 e 8 gol, dando un contributo decisivo alla sua squadra, che raggiunge sia nel 2005 sia nel 2006 la finale di MLS Cup, venendo però sconfitta in entrambe le occasioni.  Nel 2006 esce anche Don’t Tread, il suo pezzo rap – l’altra sua grande passione – dedicato alla memoria della sorella scomparsa all’età di 16 anni, quando lui ne aveva appena 12.

Le sue buone prestazioni attirano le attenzioni di diversi club inglesi, primo su tutti il Fulham, che lo acquista a gennaio 2007 per 4 milioni di dollari. Dempsey disputerà cinque grandi stagioni coi Cottagers e una al Tottenham, per un totale di 213 e 57 reti segnate, prima di tornare in patria nell’estate 2013.

Clint Dempsey leggenda dei Seattle Sounders e nazionale

Sono i Seattle Sounders ad acquistarlo nell’agosto 2013, pagandolo oltre 8 milioni di dollari. Dopo quattro mesi, in cui gioca solo tre partite senza segnare, torna al Fulham in prestito per due mesi, per mantenersi in forma in vista della stagione 2014 di MLS. 

E infatti il 2014 è l’anno di Dempsey. Esordisce l’8 marzo contro Kansas, trovando il primo gol sette giorni dopo contro TFC, e una sensazionale tripletta nel derby contro i Portland Timbers il 5 aprile.  Deuce continua a segnare, e in estate guida, da capitano, la sua nazionale al mondiale brasiliano, segnando due reti e portandola agli ottavi di finale, dove viene sconfitta dai Diavoli Rossi del Belgio.

 


Al termine della stagione Dempsey ha segnato 15 gol e servito 10 assist, trascinando i Sounders alla vittoria del Supporters’ Shield. Nel 2015 totalizza altri 10 gol e 10 assist, mentre nel 2016 segna 8 gol e vince la MLS Cup, pur dovendo saltare l’intera post-season a causa di alcuni problemi cardiaci.
Torna nel 2017 segnando ben 12 gol e arrivando fino in finale di MLS Cup (persa contro TFC). 

Nella prima metà del 2018, complici alcuni problemi fisici, gioca poco, segnando solamente un gol contro Chicago, che è però il numero 47 con la maglia dei Sounders: raggiunge così Montero in vetta alla classifica marcatori della storia del club.  Gioca la sua ultima partita il 25 luglio 2018 contro San José, colpendo un clamoroso palo da centrocampo, e annuncia l’addio al calcio il 29 agosto successivo.

Clint Dempsey è stato un attaccante molto versatile, capace di trovarsi bene in ogni ruolo offensivo, anche se preferiva partire da posizione leggermente defilata per poi rientrare dentro il campo e creare pericoli sfruttando la sua rapidità, la sua fantasia, la sua abilità nel dribbling e il suo micidiale tiro da fuori con entrambi i piedi. Aveva però anche un grande killer-instinct, era piuttosto abile nel colpo di testa e, soprattutto, un grande tiratore di calci di punizione e rigori.

Ha vinto anche 3 Gold Cup con gli Stati Uniti (2005, 2007, 2017), ha partecipato a 4 All-Star Game (2005, 2006, 2014, 2015), è stato inserito 2 volte nella MLS Best XI (2005, 2006) ed è stato nominato 3 volte calciatore americano dell’anno (2007, 2011, 2012).

la MLS HALL OF FAME di MLS MAGAZINE ITALIA

MLS hall of fame | mls magazine italia

Selezionare solamente sedici nomi per questa elite di calciatori di MLS è stato veramente difficile: alcuni sono stati inseriti di diritto, altri li abbiamo dovuti scegliere, altri ancora invece sono rimasti fuori.
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