Nel giorno un cui la Barclays Premier League celebra il confronto tra El Kun Aguero e Didier Drogba, i Montreal Impact, unica squadra della MLS in cui ha militato l’ex centravanti del Chelsea, sanciscono la chiara apertura di una crisi sportiva.
UN INIZIO MLS DA BRIVIDI PER MONTREAL
Cinque partite giocate e solamente tre punti per la squadra canadese che ha racimolato solamente tre pareggi in questo avvio di MLS. A favore della squadra di Piatti & Co c’è un calendario veramente proibitivo che in una sola occasione su cinque ha visto giocare gli Impact davanti al loro pubblico dello Stade Saputo. In generale però la squadra allenata da Mauro Biello, alla sua terza stagione in MLS, non ha garantito quello standard di continuità che le ha permesso di andare sino alle semifinali dei play-off 2016.
TANTE ASSENZE POSSONO RAPPRESENTARE UN ALIBI?
Certo che la rosa dei Montreal, rispetto alla scorsa stagione, ha subito delle gravi perdite. Ultima in ordine cronologico quella di Ignacio Piatti, vittima di un infortunio che lo terrà lontano dai campi ancora per qualche match; il centrocampista offensivo argentino rappresenta per i nerazzurri una soluzione di regia avanzata esclusiva, anzi forse la squadra approfitta troppo delle capacità di Ignacio, tanto da patire terribilmente ora la sua assenza.
Se a questo aggiungiamo la partenza di Drogba, ecco che i tasselli di questa piccola crisi vanno componendosi in un quadro piuttosto preoccupante: certamente Mancosu, soprattutto nel finale di 2016, ha saputo rimpiazzare bene l’infortunato Drogba, segnando gol importanti nei play-off tanto da dichiarare: “ho fatto accomodare in panchina Drogba”. Ma la realtà dei fatti è che la squadra ha realizzato solamente 5 reti in 5 match, contro i 13 di Atlanta ed i 16 di Portland. Può bastare il solo Mancosu a garantire la potenza di fuoco di una squadra che mira ai play-off MLS?
FUTURO ROSEO? A TINTE NERAZZURRE
Oduro, Ciman, Donadel, Mancosu e Piatti rappresentano uno zoccolo duro da cui certamente la squadra può ripartitre e ritrovare una continuità di risultati che gli garantirebbe un rientro nella classifica della Eastern Conference.
Il calendario ora dovrebbe essere più benevolo, garantendo diversi match tra le mura amiche, a partire dal match prima di Pasqua contro Atlanta UTD del Tata Martino.
Inoltre il presidente Joe Saputo ha confermato in questi giorni che Blerin Dzemaili vestirà presto la casacca del Montreal lasciando, molto probabilmente, il Bologna e la Serie A prima del termine del campionato. Una diga di centrocampo composta dallo svizzero e Donadel rappresenta il mix giusto tra tecnica, tattica ed esperienza. Questo é un aspetto da non sottovalutare esperienza potrebbe cambiare il volto alla squadra, proprio come Schweinsteiger ha dato equilibrio e tranquillità al centrocampo di Chicago.