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IL SOGNO ITALIANO DI TONY

di Redazione MLS Magazine

Vincitore della MLS e miglior giocatore dell’anno nel 2000 con i KC Wizard; 3 Mondiali all’attivo; 2 Gold Cup in bacheca e nomina come portiere della MLS Best XI.

Meola e quella storia in MLS da raccontare

Scorri il registro dell’anagrafe dello stato di New York e del New Jersey e ti perdi in una miriade di Vinny, Fredo, Joe, Frank e Tony. Tutti emigrati italiani, oggi li chiamerebbero dremers, che abbandonavano la loro città natale per rincorrere il sogno americano.

Tra questi vi è un certo Vincenzo Meola, ex calciatore in Italia e riscopertosi barbiere negli States, padre del più famoso ed ex portiere della Nazionale Tony Meola, il quale, al contrario, sognava il viaggio inverso: partire da Kearny (NJ) per raggiungere l’Italia ed il calcio europeo.

L’aspirazione di Tony si realizza nel 1990, gli USA sconfiggono Trinidad e Tobago ed approdano ai Mondiali di Italia ’90. Nel giro di brevissimo tempo il giovane portiere italo-americano passa dal campetto della University of Virginia allo Stadio Olimpico di Roma.

Finita la Coppa del Mondo, Tony Meola rimase per un anno in Europa, giocando in Premier League per il Brighton ed in seconda divisione con il Watford. Nel 1991 tornò in America, fu convocato per i mondiali a stelle e strisce del ’94 ed al termine del torneo ruppe con la Federazione e venne escluso dalla Nazionale fino al 2002. Ai Mondiali di Corea e Giappone, il ct Bruce Arena, suo ex mentore ai tempi del college, lo convocò come terzo portiere, regalandogli la 100esima presenza con la Nazionale Americana.

 

 

 

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