Finalmente ci siamo: è il grande giorno, quello in cui riparte la MLS, con una stagione 2022 che si preannuncia incredibilmente spettacolare, ricca di campioni, giovani talenti, esperti veterani e possibili rivelazioni. Questa sera alle 19:00 inizia la nuova edizione del campionato più bello del mondo, che quest’anno si prevede ancora più avvincente ed equilibrato del solito, visto che sono diverse le squadre che possono vincerlo, e ancora di più quelle che sognano un posto nei playoff.
La nostra griglia di partenza della MLS 2022
A poche ore dall’avvio della stagione, dunque, le gerarchie della MLS 2022 sono estremamente confuse. Proviamo però a mettere un po’ d’ordine, provando a stilare, in base ai roster e ai risultati del precampionato e delle ultime stagione, un’ipotetica griglia di partenza, come se si trattasse di una gara di Formula 1 o Moto GP.
Le super-favorite
In pole position parte sicuramente New York City FC, che ha vinto la MLS Cup 2021 esprimendo un ottimo calcio e, nonostante qualche cessione eccellente, non sembra essersi indebolita più di tanto nel corso del calciomercato invernale, come dimostrato anche dalle prime uscite stagionali in Concacaf Champions League.
Insieme ai Cityzens, in prima fila ci sono i Seattle Sounders, anch’essi autori di un’ottima stagione 2021, seppur conclusa con una rocambolesca eliminazione al primo turno della postseason. I Rave green sono abituati ad arrivare fino in fondo alle competizioni, e spesso a vincerle. Inoltre, con l’aggiunta di Rusnak e i ritorni dagli infortuni di Morris e Lodeiro, avranno sicuramente voglia di rivalsa. Sulla carta sono un dream team che, se funzionerà, sarà difficile per chiunque da battere.
Le altre favorite
In seconda fila, mettiamo Portland Timbers e Atlanta United. I primi vengono dati molto più indietro in quasi tutti i power rankings che stanno circolando in questi giorni (principalmente a causa dei dubbi sulle condizioni fisiche di Blanco, di gran lunga il loro calciatore più importante), ma sono pur sempre i finalisti dell’ultima MLS Cup, e hanno cambiato pochissimo nel corso del calciomercato, durante cui hanno aggiunto anche un elemento molto interessante come Ayala.
Atlanta, invece, dopo una prima parte di 2021 estremamente negativa, è migliorata molto sotto la gestione di mister Pineda, non riuscendo tuttavia mai a sconfiggere le formazioni che le stavano sopra in classifica. Quest’anno, comunque, con l’aggiunta della giovane stella Almada al posto di Barco, e quella di un veterano abituato a vincere come Alonso, i Five stripes sembrano poter fare il salto di qualità. Secondo Transfermarkt, poi, hanno la rosa più preziosa di tutta la lega: impossibile non considerarli fra i favoriti.
Anche i New England Revolution, dominatori dell’ultima regular season, chiusa con la vittoria in scioltezza del Supporters’ Shield, vanno inseriti per forza nel novero delle pretendenti al titolo, anche se la cessione di Buchanan e l’impegno della Champions League (non abituale per loro) potrebbero pesare più degli acquisti – comunque ottimi – di Lletget e Altidore.
Le outsider (tre fasce)
Prima fascia
In questa MLS 2022, poi, potrebbero esserci moltissime outsider, a partire da Toronto FC, che dovrà arrangiarsi per arrivare a luglio senza perdere il treno delle squadre che lottano per i playoff, per poi sognare in grande con l’arrivo di Lorenzo Insigne. Il probabile arrivo di Criscito potrebbe aiutarli in questo senso.
Fra le principali antagoniste delle favorite, ci sono poi due formazioni che, diversamente dai Reds canadesi, si sono comportate molto bene nelle ultime due stagioni, ovvero Nashville SC e Philadelphia Union, due squadre che hanno dalla loro parte un’ottima solidità difensiva. I primi, che quest’anno sono stati spostati nella Western Conference, hanno perso però un elemento importante come Johnston in difesa, pur guadagnandone due altrettanto preziosi come Davis a centrocampo e Bunbury in attacco. L’ulteriore anno di esperienza messo alle spalle, comunque, potrebbe aiutarli a migliorare ancora.
Gli Union, invece, sulla carta, si sono indeboliti sul mercato, avendo ceduto Monteiro e Przybylko e avendo acquistato solo Uhre, come elemento di rilievo. Ormai si sa, però, che ogni anno Philadelphia riesce a sostituire i pezzi pregiati persi con giovani forti provenienti dall’academy. Pertanto, ci si aspetta da Philly una stagione in linea con le ultime… E non dimentichiamoci che due anni fa ha vinto il Supporters’ Shield.
Seconda fascia
Come Toronto, poi, ci sono diverse franchigie che puntano a riscattarsi, dopo un 2021 sottotono. Una di queste sono i Columbus Crew. Dopo la passata stagione, la loro considerazione, da parte di media e appassionati, è calata drasticamente, ma non bisogna dimenticare che sono pur sempre quasi la stessa squadra che ha vinto la MLS Cup 2020, e che l’anno scorso è stata fortemente condizionata in negativo dai moltissimi infortuni e dalle fatiche di Champions. Fra non molto, inoltre, dovrebbe tornare Molino, protagonista di un grande 2020 con Minnesota United e fermo ai box per infortunio tutto il 2021 con i Crew: se starà bene, potrebbe essere l’arma in più dei gialloneri.
Un’altra è LAFC, che si è rinforzata abbastanza nel corso del mercato invernale, e che spera di avere Vela al 100% quest’anno, per dare una mano a Chicho Arango, uno dei principali indiziati per la vittoria del Golden Boot. Se poi finalmente Rodriguez riuscirà a mettere in pratica il suo potenziale, o se la società riuscirà a cederlo tra la primavera e l’estate, per sostituirlo con un DP più influente, allora, sulla carta, i californiani sarebbero una delle squadre più forti del campionato. Il nuovo allenatore Cherundolo, però, avrà molto lavoro da svolgere, per far funzionare il giocattolo.
Sporting Kansas City, invece, ha meno potenziale di Columbus e LAFC, ma una solidità molto maggiore. Lo scorso anno, SKC ha chiuso la stagione regolare al terzo posto della Western Conference, che aveva condotto in vetta per diverse settimane. Quest’inverno hanno venduto qualche elemento importante, ma alla fine sembrano essere usciti dalla sessione di mercato addirittura leggermente rinforzati. Il nuovo infortunio di Pulido non ci voleva, ma se Salloi riuscirà a confermare le statistiche del 2021, Kansas City può giocarsela ancora con le migliori squadre dell’Ovest, anche se non sembra avere quelle stelle che permettono ad altre squadre di essere candidate credibili per la vittoria della MLS Cup (si pensi a Castellanos per NYCFC, Blanco per Portland o Mukhtar per Nashville).
Terza fascia
Una star ce l’ha invece Minnesota United: Bebelo Reynoso. I Loons hanno poi altri ottimi giocatori, come Lod Fragapane e – cosa importantissima per provare a vincere – una buona difesa. Le partenze di Gregus e Alonso, però, hanno rivoluzionato il centrocampo: Trapp e Dotson sono in grado di sostituirli, ma la squadra potrebbe aver bisogno di tempo per adattarsi al cambiamento.
Un’altra squadra che è cambiata abbastanza rispetto al 2021 sono i Colorado Rapids, primi classificati nella Western Conference, nell’ultima stagione. Il mercato, oltre ad aver modificato l’assetto del centrocampo, con gli arrivi del mediano B.Acosta e del trequartista Max al posto del centrocampista box-to-box K.Acosta, ha ulteriormente potenziato la retroguardia, che era già il punto di forza dei Rapids. Per vincere, però, oltre a subire pochi gol, bisogna essere cinici, e Colorado non lo è per niente, come dimostrato dalla sconfitta per 0-1 contro i Portland Timbers negli scorsi playoff, pur creando più occasioni degli avversari. La cessione di Badji, poi, ha peggiorato ancora questo problema, e infatti la squadra di Denver è subito uscita dalla Champions League, non riuscendo a segnare due gol, sul proprio campo, contro una squadra guatemalteca che, per giunta, ha giocato quasi tutti i 90 minuti in inferiorità numerica.
Le mine vaganti
Chi, invece, ha superato brillantemente gli ottavi di Concacaf Champions League, è Montreal, che ha una buona squadra e gioca bene, ma sembra non avere la qualità dei migliori team di MLS, così come Orlando City, che quest’anno inizia un nuovo ciclo, con in meno Nani, Dike e Rosell, e in più Facundo Torres, Kara e Cesar Araujo. Anche gli LA Galaxy, che in inverno si sono rinforzati con gli ingressi di diversi giocatori importanti (Douglas Costa su tutti) sembrano poter ambire al massimo a una qualificazione ai playoff abbastanza tranquilla. Queste tre compagini hanno un buon potenziale, ma avranno bisogno di un miracolo per tenere testa alle migliori della lega.
In questo gruppo inseriamo anche i Vancouver Whitecaps, che sono un po’ un’incognita: sulla carta, dovranno lottare con le unghie e con i denti per confermarsi fra le migliori sette della Western Conference, ma la realtà dei fatti dice che, sotto la guida di Vanni Sartini, hanno avuto una media punti tale da avvicinarli alle big del campionato.
Due squadre migliorate, ma non abbastanza
Fra le squadre che si sono rinforzate di più, ma che non sembrano ancora in grado di ottenere con facilità la qualificazione per la fase a eliminazione diretta, ci sono invece i nuovi Chicago Fire di Shaqiri e i New York Red Bulls di Morgan e Luquinhas, insieme a Real Salt Lake, che l’anno scorso, in mezzo a mille difficoltà, tra covid e problemi societari, si è spinta fino alla finale di Western Conference, ma quest’anno pare essere uscita fortemente indebolita dal calciomercato. Non è detto, però, che RSL non stupisca di nuovo.
Quelle che sperano nei playoff
Fra le squadre che dovranno faticare di più per raggiungere i playoff, ci sarà probabilmente D.C. United, che l’anno scorso non ha fatto malissimo, sfiorando la qualificazione al primo anno del nuovo progetto targato Losada, ma quest’inverno si è leggermente indebolita, con le cessioni di Asad, Paredes e, soprattutto, di Arriola.
Insieme al club della capitale degli Usa, mettiamo una serie di società che si sono rinforzate moltissimo nel corso di questa sessione di mercato, ma probabilmente non ancora abbastanza per competere con le migliori squadre della lega. Fanno parte di questo gruppo San José Earthquakes, FC Dallas e Houston Dynamo, ordinate dalla più forte alla più debole, secondo noi.
Le squadre senza grandi obiettivi
Inter Miami e Austin partono ancora più indietro. Miami è stata disastrosa nei suoi primi due anni in MLS, e quest’inverno ha stravolto la rosa, facendo apparentemente un buon lavoro. Sono cambiati però circa otto undicesimi della formazione titolare: i ragazzi di Neville avranno bisogno di tempo per diventare una squadra competitiva.
I texani, invece, nei loro primi 12 mesi in MLS, hanno posto delle buone basi per il loro futuro in MLS. Quest’inverno si sono rinforzati, e ora potranno dare fastidio un po’ a tutti, ma non hanno sicuramente una qualità complessiva inferiore a quella di quasi tutte le avversarie.
Si può fare un discorso simile per Charlotte, con la differenza che questa, per la franchigia del North Carolina, sarà la prima stagione in MLS. Le fondamenta costruite nei mesi passati, sono probabilmente anche molto migliori di quelle di Austin, ma la rosa non è ancora stata completata con l’acquisto di due esterni offensivi DP, che renderebbero il nuovo expansion team già competitivo per un posto ai playoff: evidentemente, la dirigenza non vuole assolutamente sbagliare questa scelta, e vuole prendersi il tempo necessario per valutare le opzioni migliori.
FC Cincinnati (categoria a sé stante, perché, da come si comportano, sembra che facciano un campionato a parte. Speriamo di sbagliarci…)
Fanalino di coda della nostra griglia di partenza è, ancora una volta FC Cincinnati, che è arrivata ultima in Eastern Conference in entrambe le sue prime stagioni in MLS e non si è nemmeno rinforzata più di tanto attraverso il calciomercato. Per Brenner e compagni sembrano esserci tutti i presupposti per aggiungere un altro cucchiaio di legno alla loro collezione.
Saranno rispettate queste gerarchie? Lo sapremo soltanto in autunno.
È ARRIVATA LA NOSTRA GUIDA ALLA MLS 2022: CLICCA QUI PER SCEGLIERE LA GUIDA MLS CHE FA PER TE