Domenica sera, sul prato sintetico del Tim Hortons Field di Hamilton, Ontario, è andato in scena l’attesissimo derby internazionale tra Canada e Stati Uniti, valido per la decima giornata del girone finale delle qualificazioni nordamericane ai Mondiali 2022.
La sfida era particolarmente sentita perché, al di là della storica rivalità fra le due compagini, metteva anche di fronte la prima e la seconda del gruppo, che erano distanziate di un solo punto.
Canada 2-0 USA: cosa ci ha detto questa sfida storica
L’avvicinamento al match
L’incontro è stato caratterizzato dall’assenza di quattro delle principali stelle delle due nazionali: il USMNT non ha potuto contare su Reyna (infortunato) e Weah (per le rigide norme che regolano l’ingresso in Canada per limitare il diffondersi del coronavirus); i Canucks, invece, hanno dovuto rinunciare a Eustaquio – centrocampista rivelazione della seconda metà di 2021 e appena trasferitosi al Porto – per problemi legati al coronavirus, e soprattutto a Davies, che dovrà rimanere fermo fino a marzo a causa di un problema cardiaco riscontrato dopo che ha avuto il Covid-19.
L’assenza della stella del Bayern sembrava poter risultare decisiva per le sorti del match: quasi tutti, infatti, fino a ieri, forse ignorando le statistiche della selezione diretta dall’inglese John Herdman (zero sconfitte nel girone, guidato con la miglior difesa e il miglior attacco – addirittura il più prolifico al mondo nel 2021), ritenevano che la forza del Canada consistesse soltanto nell’immenso talento e nello strapotere atletico dell’ex Vancouver Whitecaps.
Risultato sorprendente
Il campo, però, ha dato un responso decisamente opposto. I Canucks si sono dimostrati una squadra forte e organizzata, “costruita e allenata come se fosse un club”, come ha fatto correttamente notare la redazione di «Undici». In questo, modo, il CaNMNT – la cui formazione titolare era comunque formata per sette undicesimi da calciatori che militano in Europa – solo uno in meno rispetto agli Usa – è riuscito a sconfiggere 2-0 i rivali, che nei singoli hanno molta più qualità, ma hanno dimostrato di essere meno squadra: un grande passo indietro rispetto alla storica vittoria dos a cero contro il Messico di neanche tre mesi fa.
Come è andato l’incontro
A dire il vero, la partita non è stata così a senso unico come il risultato finale sembrerebbe suggerire. I gol di Larin e Adekugbe, infatti, sono arrivati rispettivamente in avvio e in chiusura di gara, ma per il resto l’incontro si è condotto sul piano dell’equilibrio per quasi tutti i 90 minuti, con il USMNT che si è reso un po’ più spesso pericoloso con le iniziative dei suoi singoli campioni e i canadesi che hanno sostenuto i colpi grazie a «una grande prestazione difensiva», come dichiarato dal portiere Borjan nelle interviste del postpartita, e ha cercato di rispondere con transizioni e ripartenze: le armi migliori a loro disposizione, considerata la rapidità dei loro esterni e dei loro attaccanti. Ne sono una perfetta testimonianza le due reti: la prima nata da una splendida transizione eseguita praticamente tutta di prima intenzione; la seconda arrivata con una sortita solitaria del terzino Adekugbe, lanciato in contropiede da Miller, che voleva solamente spazzare il pallone.
Canada 2-0 Usa: gli highlights del match
Il Canada merita maggiore considerazione
Insomma, la nazionale del Canada ha un’identità tattica ben precisa: semplice ma terribilmente efficace, come dimostrano statistiche e risultati. Con questa vittoria contro la più immediata inseguitrice e con il pareggio fra Messico e Costarica, il CaNMNT si è portato a +4 su Usa e El Tri, mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione a Qatar 2022, che sarebbe la sua seconda partecipazione a un Mondiale, dopo quella a Messico ’86. Sicuramente, dopo questa partita, i Cunucks riceveranno meritatamente una considerazione molto maggiore rispetto a prima, sia in Nord America, dove ora fanno paura, come ha detto sempre Borjan nel dopopartita, sia nel resto del mondo, dove i media stanno finalmente iniziando a parlare di loro. Al momento, dopo anni di subalternità alle superpotenze continentali Messico e Stati Uniti, il Canada è sicuramente la nazionale più forte fra quelle affiliate Concacaf e, quando tornerà Davies, diventerà ancora più forte: questa squadra merita pertanto estremo rispetto, e sarà una delle più interessanti da seguire quest’anno.
Il USMNT va ridimensionato, ma solo leggermente
Per contro, il USMNT esce ridimensionato da questo confronto, rispetto all’ultimo periodo, in cui questa squadra era stata forse esageratamente esaltata, soprattutto dopo il netto 2-0 rifilato al Messico lo scorso novembre. Ciononostante, la sconfitta contro il Canada va anche pesata in relazione al valore degli avversari, che è sicuramente molto maggiore di quanto si pensasse fino a due giorni fa: gli Usa hanno perso – giocando comunque alla pari per ampi tratti dell’incontro – contro un avversario molto forte. Le assenze di Reyna e Weah, inoltre, se non possono valere come giustificazione per questo passo falso, sono almeno un’attenuante. Perciò, il ridimensionamento della squadra allenata da Berhalter – esposto peraltro a pesanti critiche per una formazione iniziale in effetti rivelatasi non azzeccatissima – deve essere solamente parziale. La sconfitta di domenica, tra l’altro, visto che il Messico non ha saputo approfittarne, non ha complicato il cammino degli Stati Uniti nel girone di qualificazione, che sono ancora al secondo posto, nonostante Panama (quarta posizione, che vale soltanto gli spareggi intercontinentali) sia soltanto a una lunghezza di distanza.
Due squadre da molto interessanti
In questo momento, dunque, il Canada è probabilmente la nazionale di calcio più forte del Nord America, e d’ora in poi bisognerà trattare i Canucks con la giusta considerazione. Allo stesso tempo, il USMNT va un pochino ridimensionato rispetto al periodo successivo al dos a cero, ma va considerato praticamente allo stesso livello dei cugini (e la sconfitta dell’altroieri – meritata ma non netta – può essere imputabile anche in parte a una semplice serata storta).
Entrambe le nazionali che si sono affrontate domenica sera ad Hamilton, insomma, sono squadre di alto livello, e fra le più interessanti da seguire nel 2022 e nel prossimo futuro, a testimonianza della crescita esponenziale che sta avendo il fenomeno soccer negli ultimi anni.