Finalmente ci siamo: fra poche ore andrà in scena la finale di MLS Cup fra Portland Timbers e New York City FC. I padroni di casa, dopo aver già vinto un titolo nel 2015 sul campo del Columbus Crew, sognano adesso di ripetersi davanti ai propri tifosi.
Contro una squadra forte come NYCFC, per i padroni di casa sarà fondamentale proprio il contributo dei tifosi, e in particolare di Timber Joey.
Road to the final: ecco chi è Timber Joey, la mascotte dei Portland Timbers
Ma chi è questo Timber Joey?
Joey Webber – questo il suo vero nome – è un tifoso sfegatato di Portland, di cui è un dipendente, essendone la mascotte ufficiale. Joey è un omone alto e robusto, con una folta barba rossa e due braccia grandi quanto tronchi d’albero. Tronchi d’albero – simbolo della squadra (timber letteralmente significa legname, albero) – che, ad ogni gol dei suoi beniamini, per arringare la folla del Providence Park – uno degli stadi più caldi d’America – Timber Joey taglia in pezzi circolari (detti “cookies“,”biscotti”) con una motosega, a cui sono legate decine e decine di sciarpe lanciategli dai tifosi. A fine partita, poi ogni “cookie” è regalato all’autore del rispettivo gol.
Joey svolge questo lavoro dall’aprile del 2008: iniziò come mascotte non ufficiale ma, già dal giugno successivo, la società decise di metterlo sotto contratto, a partire da un match l’esibizione giocato dai Timbers contro la Juventus Primavera (che per la cronaca finì 1-0 per gli americani.
Timber Jim
Quell’anno, Timber Joey è subentrato a Timber Jim, la prima mascotte della storia dei Portland Timbers, anch’egli omaccione particolarmente robusto, caratterizzato dalla barba grigia e dai vari tipi di copricapo che indossava regolarmente alle partite dei Timbers, dal cappellino di lana della squadra alla più iconica bandana. Jim Serril – vero nome di Timber Jim – ha seguito i Portland Timbers allo stadio fin dal 1975, anno della loro fondazione. È diventato Timber Jim quando nel 1978 convinse la società proprietaria della squadra – Louisiana-Pacific, compagnia locale che si occupa di costruzioni principalmente in legno – a farlo entrare allo stadio con una motosega, creando così la nuova mascotte-taglialegna dei Timbers, che ancora oggi, impersonata da Joey Webber, è la più bella e caratteristica della MLS, unendo il divertimento delle esibizioni delle mascotte tipiche degli sport americani, il folklore locale e la funzione di spronare il pubblico del Providence Park a incitare i propri beniamini.
Timber Joey, e il suo predecessore Timber Jim, sono due figure incredibili, i quali, con il loro spettacolo – legato alle tradizioni locali – e con l’energia che sanno trasmettere al pubblico, avvicinano il modello del tifo-show degli sport made in USA e quello europeo e sudamericano, che fa della tradizione, del senso d’’appartenenza e del calore le proprie caratteristiche distintive. Proprio per questi motivi, probabilmente, quella dei Portland Timbers è la migliore mascotte dell’intero panorama sportivo nordamericano.
Per vincere stasera, i Portland Timbers avranno anche bisogno del calore del proprio tifo: sarà quindi fondamentale anche l’apporto di Timber Joey, che di certo si augura di tagliare diversi cookies d’albero e regalarli agli autori dei gol dei Timbers.
Staremo a vedere se, alla fine, i Portland Timbers, i loro tifosi e Timber Joey potranno davvero festeggiare la vittoria della MLS Cup o se, invece, New York City FC rovinerà loro la festa.