Abbiamo ancora tutti negli occhi quelle straordinarie immagini in cui Ibrahimovic, appena sbarcato all’aeroporto internazionale di Los Angels, ha indossato la casacca dei LA Galaxy ed ha messo a segno due reti da subentrante nel derby contro LA FC.
Da quel momento in poi, anzi a dire il vero dalla sua presentazione in grande stile con tanto di leoni, i riflettori dei media internazionali sono tornati a puntare forte sulla MLS e sulle gesta del gigante svedese pronto a sbancare il mediocre campionato americano.
Ibrahimovic si è preso la MLS
Tanti gol sinora, alcuni passaggi a vuoto, ma certamente l’impatto di Ibra sulla MLS è stato veramente importante: 13 partite con 10 reti ed un assist sono un biglietto da visita di tutto rispetto per lo svedese. Eppure c’era qualcuno che dubitava del suo impatto sulla MLS, soprattutto al livello fisico dopo un lungo stop erp l’infortunio al ginocchio.
Ibrahimovic in MLS e le controindicazioni
“Ecco lo vedi? La MLS non vale niente: Ibrahimovic rotto e vecchio ha fatto già 10 gol” questa è la classica frase che sentirete dire da chi non segue bene la MLS. Ed è questo, purtroppo, il rischio che si corre nell’ingaggiare calciatori di questo calibro per la MLS come, non ultimo, l’arrivo di Rooney ai DC United.
Eppure ci sono delle difficoltà anche per “Dio”, consacratosi cosi dopo l’arrivo a LA di Lebron James definito “Re”: l’inizio in MLS, derby a parte, non è stato certo semplice e Ibra ha manifestato tuta la sua rabbia anche contro i compagni di squadra, definendo i LA Galaxy una “squadra mediocre”. DIetro queste dichiarazioni in realtà c’era, e forse c’è ancora, una sofferenza soggettiva legata ad una condizione fisica che potrebbe stentare ad arrivare.
Certo, guardando lo score di Ibra rimane difficile pensarlo, ma il bomber svedese ci ha abituato a dichiarazioni ad effetto per nascondere a volte l’altra facci della verità.
Intanto Ibrahimovic si prende i LA Galaxy e putna diretto ai playoff 2018: vedremo come se la caverà…
