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Cinque cose che ricorderemo della MLS 2022

di Nicolò
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La stagione 2022 di MLS si è conclusa ieri sera, con la vittoria della MLS Cup da parte di Los Angeles FC, che ha battuto ai rigori i Philadelphia Union, al termine della finale più spettacolare della storia della lega, che è stata la ciliegina sulla torta di un campionato fantastico, di cui ricorderemo cinque cose in particolare.

Cinque cose che ricorderemo della MLS 2022

La sfida tra Los Angeles FC e Philadelphia Union per Supporters’ Shield e MLS Cup

Los Angeles FC | MLS Magazine ItaliaLa prima è senz’altro l’incredibile testa a testa fra le due finaliste, che si sono date battaglia dall’inizio della regular season alla fine dei playoff. Inizialmente, era partita meglio Philadelphia, con i Black&Golds che, invece, hanno fatto un po’ più di fatica a carburare, in Western Conference. Con l’arrivo della primavera, però, Carlos Vela e compagni hanno iniziato a macinare successi su successi, che li hanno portati in vetta alla classifica generale, con un buon margine di vantaggio sugli Union. Il calciomercato estivo, poi, ha portato in California campioni del calibro di Giorgio Chiellini e Gareth Bale, oltre a due ottimi giocatori come Cristian Tello e Denis Bouanga. Questi acquisti sembravano aver chiuso il discorso MLS Supporters’ Shield in favore di LAFC, che invece ha vissuto un periodo di risultati altalenanti, sul finire dell’estate, dando così la possibilità a Philly di recuperare terreno, attraverso una serie incredibile di vittorie in goleada (ricordiamo il 7-0 e lo 0-6 contro DC United, il 6-0 contro Houston Dynamo e Colorado Rapids, i 4-1 contro Chicago Fire e Atlanta United e il 5-1 contro Orlando City). La lotta per il titolo di campione della stagione regolare, così, è stata accesa e combattuta fino alle ultimissime giornate di campionato, con le due squadre che, alla fine, sono arrivate a pari punti, e con Los Angeles che ha vinto il trofeo per aver ottenuto una sola vittoria in più di Philadelphia. Durante tutto l’anno, queste due compagini hanno dunque dimostrato di essere le più forti della lega: i playoff non potevano quindi non potevano non prevedere la decisiva resa dei conti nella finale di MLS Cup, che a sua volta non poteva che essere la più spettacolare e avvincente di sempre. Qualità, intensità, equilibrio, gol, emozioni, perfino un’espulsione: non è mancato nulla nella finalissima, che ha visto LAFC andare in vantaggio due volte ed essere ripresa altrettante volte nei tempi regolamentari, per poi andare sotto nei minuti di recupero dei supplementari e trovare il pareggio grazie a un gol di Bale a pochi secondi dal fischio finale, che ha sancito che la partita venisse decisa ai calci di rigore, che hanno infine premiato i californiani, che sono usciti dunque definitivamente vincitori dalla lunga bagarre contro i Philadelphia Union

Il testa a testa tra Mukhtar e Driussi

Altrettanto avvincente è stata la sfida fra Sebastian Driussi e Hany Mukhtar per i titoli di capocannoniere e MVP della stagione regolare. Il numero 7 argentino di Austin e il 10 tedesco di Nashville si sono dati battaglia per tutto l’anno a suon di gol, assist e giocate, con Driussi che era partito meglio e Mukhtar che, invece, ha chiuso l’anno in maniera fenomenale, con una serie di segnature multiple, che lo hanno portato a vincere entrambi i premi, al termine di una stagione da 23 gol e 7 assist, contro le 22 reti e i 5 assist del rivale. Driussi si è poi rifatto ai playoff, ma solo parzialmente: mentre Nashville è uscita al primo turno della postseason, con il suo numero 10 che è rimasto un po’ in ombra nella partita persa contro gli LA Galaxy, Driussi è riuscito, con 3 reti, a trascinare Austin fino alla finale di Western Conference, dove, però, i neroverdi sono stati nettamente sconfitti, per 3-0, dai futuri campioni di LAFC.

Driussi e Austin, autori comunque di un’ottima stagione, cercheranno dunque di rifarsi nel 2023. Mukhtar, invece, cercherà di confermarsi capocannoniere e MVP, e magari proverà a trascinare la sua squadra più avanti, anche nella fase a eliminazione diretta.

Seattle Sounders, dalle stelle alle stalle

Seattle Sounders | MLS Magazine ItaliaSe LAFC e Philadelphia sono state di gran lunga le due migliori squadre della MLS 2022, la sensazione è che, nella lotta per la MLS Cup sia mancato un club che avrebbe potuto dare loro parecchio filo da torcere. Stiamo parlando dei Seattle Sounders, che a inizio anno erano una delle principali favorite. Il calciomercato invernale, infatti, aveva permesso a tutto l’ambiente intorno ai Rave greens di iniziare la stagione all’insegna dell’entusiasmo: la dirigenza, infatti, era riuscita a mantenere intatta l’ossatura della rosa a disposizione di Brian Schmetzer, che avrebbe potuto contare nuovamente sul top player Nicolas Lodeiro, che era mancato per quasi tutto il 2021, e che era stato invece uno dei migliori giocatori della lega nel 2020. In più, da Real Salt Lake, era arrivato Albert Rusnak, un DP che avrebbe dovuto innalzare ulteriormente il livello del roster. E in effetti così è stato: nella fase iniziale della stagione, Seattle è stata una vero e proprio rullo compressore, soprattutto in campo internazionale, dove, a maggio, hanno scritto la storia, diventando la prima squadra di MLS a vincere la Concacaf Champions League dal 2000 (la terza di sempre, dopo i successi di DC United, nel 1998 e LA Galaxy, nel 2000). Da lì in poi, però, qualcosa si è inceppato, nei Sounders, che hanno perso per infortunio il loro regista titolare, Joao Paulo, e la sua riserva, Obed Vargas, e hanno intrapreso una serie di risultati negativi, alternati a qualche sporadico successo, che li ha portati a rimanere esclusi dai playoff per la rima volta dal 2009, anno del loro esordio in MLS. In pochi mesi, dunque, i Seattle Sounders sono passati dal punto più alto della loro storia a quello più basso: adesso vedremo se decideranno di mantenere intatta la base del roster, se apporteranno qualche piccola modifica, o se, invece, opteranno per una rivoluzione.

Il calciomercato più pazzo di sempre in MLS

Un’altra cosa che ricorderemo di questa MLS 2022 è il calciomercato, che è stato folle sia nella sessione invernale sia in quella estiva. Tra inverno e estate, infatti, sono andati via giocatori importantissimi per la lega, come Ricardo Pepi, Jesus Medina, Adam Buksa e Valentin Castellanos, ma in compenso è arrivata una quantità enorme di giocatori fenomenali, a cominciare da Douglas Costa, Shaqiri e Thiago Almada, per finire con Hector Herrera, Bale e Riqui Puig. In mezzo sono arrivati poi gli italiani Criscito, Insigne, Bernardeschi e Chiellini, i quali, insieme a Corbo, che era arrivato a Montreal in inverno, hanno raggiunto Vanni Sartini in MLS, dove si sta formando un’interessantissima colonia italiana. Altri acquisti degni di menzione sono stati quelli di Czichos da parte dei Chicago Fire, di Thommy da parte di Sporting Kansas City, di Cucho Hernandez da parte dei Columbus Crew e quelli di Tello e Bouanga da parte di LAFC. Inoltre, ci sono state anche diverse trade interne di alto livello, come quelle che hanno portato Pozuelo da Toronto a Miami, Kaye da Colorado a Toronto e Gressel da DC United a Vancouver Whitecaps. Insomma, se è vero che il calciomercato della MLS regala sempre emozioni, quest’anno è stato comunque memorabile, da questo punto di vista.

Il fallimento di Toronto FC

Toronto FC | MLS Magazine ItaliaLe due principali protagoniste di questo calciomercato, soprattutto quello estivo, sono state naturalmente LAFC e Toronto. I risultati, però, per queste due franchigie, sono stati estremamente differenti. Infatti, se LAFC, come detto, ha vissuto un’indimenticabile annata di successi, lo stesso non si può dire dei Reds canadesi, i quali, nonostante l’innesto di Jesus Jimenez in inverno, e quelli di Criscito, Insigne, Bernardeschi, Kaye e Laryea in estate, non sono riusciti a eseguire la rimonte che, secondo i piani della dirigenza, avrebbe dovuto portarli ai playoff, dopo un avvio di stagione disastroso. Anche dopo l’arrivo di questi giocatori, importanti, infatti, i risultati di TFC non sono migliorati più di tanto, e il team dell’Ontario ha chiuso la regular season al penultimo posto della Eastern Conference, fallendo così l’obiettivo, che cercherà invece di raggiungere nel 2023.

Logo MLS Magazine ItaliaQueste, dunque, sono cinque cose che ricorderemo di questa MLS 2022, una stagione incredibilmente spettacolare, che ci ha fatto innamorare ancora di più del soccer, e che ci ha lasciato già in trepida attesa dell’inizio del prossimo campionato.

 

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