Squadra: New England Revolution
Conference: Eastern
Obiettivo: finale di conference
Stelle: Carles Gil (DP), Gustavo Bou (DP), Adam Buksa (DP)
Maglia:
New England Revolution: guida alla MLS 2021
Dopo diverse stagioni passate ai piani bassi della classifica della Eastern Conference, con diversi problemi, molti allenatori cambiati e poche soddisfazioni ottenute, nelle ultime due stagioni, grazie all’arrivo di Bruce Arena in panchina, i New England Revolution si sono qualificati ai playoff, tornando ad esprimersi ai livelli a cui dovrebbe stare una franchigia come la loro, che, sebbene non abbia mai vinto una MLS Cup, in passato è spesso arrivata agli ultimi atti della post-season.
Lo scorso anno, in particolare, i Revs hanno sorpreso tutti gli appassionati di MLS e gli addetti ai lavori, giungendo fino alla finale di conference e arrendendosi soltanto ai futuri campioni Columbus Crew, e tra l’altro solo per 1-0.
L’obiettivo del team di Foxborough, in questo 2021, sarà quantomeno confermare il brillante risultato raggiunto nel campionato passato.
Mercato conservativo
Con questo proposito, la dirigenza, durante il calciomercato, fino a adesso, ha portato alla corte del coach più vincente della storia della MLS alcuni – pochi – rinforzi che torneranno senz’altro utili, mentre non ci sono state cessioni dolorose: Penilla e Fagundez (finiti rispettivamente a Pachuca e Austin) erano fuori dal progetto, mentre Rowe (andato a Seattle) era un tuttofare prezioso, ma pur sempre una riserva.
Roster
Le fondamenta del roster, quindi, sono rimaste salde e praticamente invariate.
A difendere i pali della porta dei New England Revolution ci sarà ancora Turner.
Davanti a lui, i quattro difensori titolari saranno, da sinistra a destra, Jones (la cui riserva è il nuovo arrivato Mafla), Kessler, Faller e uno fra Buchanan e Bye, mentre il neo-acquisto DeLa Garza avrà poco spazio.
In mediana, potrebbe esserci la prima novità rispetto all’anno scorso, visto che Kaptoum (ingaggiato quest’inverno) sembra avere le qualità per piazzarsi in cima alle gerarchie di Bruce Arena. Di fianco a lui, poi, giocherà uno tra Caicedo, Caldwell, il nuovo acquisto Polster (prelevato dai Glasgow Rangers) e il giovane Maciel.
Partito Fagundez, l’unico trequartista vero rimasto in rosa è il capitano Gil. Come esterni offensivi, invece, oltre ai nuovi arrivati Traustason e Boateng, ci sono sempre il versatile McNamara (che all’occorrenza può giocare anche a centrocampo) e il veloce Bunbury.
Quest’ultimo nasce come attaccante, ma sarà ancora adattato in fascia, visto che davanti i DP Buksa e Bou sono inamovibili.
Come giocheranno i New England Revolution
Essendo rimasta sostanzialmente invariata l’ossatura della squadra, è da credere che anche il suo stile di gioco rimanga uguale.
I Revs, infatti, dovrebbero rimanere una squadra che preferisce difendersi bassa e giocare di rimessa, sfruttando la velocità dei propri esterni, la capacità di Gil di effettuare lanci lunghi e passaggi filtranti precisi, e l’abilità delle punte (Bou in particolare) a lanciarsi in profondità.
Soprattutto, New England dovrebbe restare una squadra decisamente asimmetrica quando attacca. Bruce Arena, infatti, dovrebbe schierare schierare i suoi ragazzi ancora con una sorta di 4-4-2/4-4-1-1/4-2-3-1, con Bunbury e Gil come esterni (in pratica nessun’ala pura) e Bou qualche metro indietro rispetto a Buksa. Con questo modulo, Gil, in teoria esterno d’estro, è portato naturalmente a stringere molto verso il centro, per andare a giocare col mancino, il suo piede preferito. Così facendo, lo spagnolo lascia libera la fascia alle incursioni di Buchanan (che in origine era proprio un’ala) o Bye (anch’egli molto propositivo). Sul lato opposto, invece, Bunbury (che parte favorito rispetto a Traustason per giocare dall’inizio), tende a rimanere più largo, con la conseguenza che il terzino sinistro (Jones), ha meno campo per proporsi in fase offensiva, e così rimane leggermente più arretrato, garantendo una maggiore copertura difensiva.
Cosa aspettarsi
I New England Revolution, dunque, si presentano al via della MLS 2021 con una rosa sostanzialmente invariata (e, anzi, pure leggermente rinforzata) rispetto a quella che lo scorso anno è arrivata fino alla finale di Eastern Conference. I presupposti per ripetersi, pertanto, ci sono tutti. Se ci riusciranno, poi, a quel punto saranno a pochi passi dal sogno MLS Cup: e allora chissà che non possano diventare un’outsider.
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