La finale di US Open Cup ha consegnato al calcio MLS la definitiva consacrazione di Mauro Díaz, talento argentino di DALLAS FC, autore si una partita magistrale nelle fila della squadra texana. Nel 4-2 finale tra i texani e i New England Revolution il centrocampista argentino ha messo a segno un gol su calcio di rigore ed ha servito tre assist nei altri gol messi a segno dalla sua squadra.
“Il nome Mauro Díaz sta diventando sinonimo di pericolo, e ancora una volta “Il piccolo unicorno” ha dimostrato il perché semina terrore nel cuore di difese avversarie quando la palla è ai suoi piedi, anche in piccoli spazi e con una velocità d’esecuzione incredibilmente veloce. Diaz ha fatto letteralmente impazzire la difesa del New England e grazie alle numerose opportunità create nella notte di Martedì, è riuscito a sollevare il trofeo dopo aver messo a segno un gol e tre assist.”
UNA PICCOLA STELLA DELLA MLS
Diaz ha esordito in prima squadra per il River Plate alla tenera età di 17 anni. Dopo cinque anni e tanta gavetta, Diaz è arrivano in MLS unendosi a FC Dallas a fine 2013, ed è rapidamente emerso come un giovane talento, con grandi doti da playmaker . Ha segnato diversi gol nelle prime settimane in cui si è aggregato alla squadra, mettendo in evidenza anche le sue doti da realizzatore; con l’inizio della stagione 2014, ma incrementato il suo score ed ha conseguito il premio come giocatore della MLS del mese nel mese di marzo 2014. La stagione tuttavia non è andata molto bene, ed i suoi infortuni lo hanno relegato all’infermieria, giocando soltanto 9 partite. Nel 2015, ha iniziato a 24 partite e ha segnato otto gol con dieci assist, concedendo a Dallas FC un bel finale di stagione nella Western Conference.
Uno dei registi più dinamici in MLS, Díaz ha superato una lesione cronica ad inizio della sua avventura in MLS ed ha insaccato 8 gol e 10 assist in un imponente campagna 2015. Gli osservatori del settore notano in lui doti incredibili: la sua accelerazione esplosiva, abbaglianti dribbling e ed una visione di gioco incredibile che gli permette di servire assist importanti negli ultimi 15 metri. In Argentina si è guadagnato il soprannome di “The Little Unicorn” per la sua capacità creare giocate incredibilmente belle. Un classico numero 10, da gustare comodamente dal divano di casa.