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Da Atlanta al Chicharito: le delusioni della MLS 2020

di Nicolò

Lunedì scorso si è conclusa la regular season di MLS, e ora ci attendono i playoff.  Non tutte le franchigie, però, ovviamente sono riuscite a qualificarsi. E se da alcune ce lo si poteva aspettare, ci sono state anche squadre da cui ci si attendeva di più, e che invece hanno deluso, magari anche a causa delle prestazioni sottotono di alcuni calciatori su cui puntavano molto. Ecco, dunque, le più grandi delusioni della MLS 2020.

Le delusioni della MLS 2020

El Chicarito Hernandez sogna la MLS | MLS Magazine Italia

Eastern Conference

Nella Eastern Conference la squadra che indubbiamente ha deluso più di tutte è stata Atlanta United.

Atlanta United

De Boer allenatore di Atlanta United | MLS Magazine ItaliaDopo la MLS Cup nel 2018 e l’eliminazione arrivata soltanto in finale di conference nel 2019, infatti, ci si aspettava un’altra grande stagione dai Five Stripes. Invece, dopo l’infortunio patito da Josef Martinez di inizio stagione, la squadra non è riuscita a sopperire alla mancanza dei gol del numero 7, e hanno incassato risultati negativi a ripetizione. Neanche la rivoluzione di metà stagione, con il cambio di allenatore e la sostituzione sul mercato del DP Pity Martinez con Marcelino Moreno è servita a invertire la rotta, e i rossoneri hanno continuato a navigare nei bassifondi della classifica. Fino a qualche mese fa, tutti – probabilmente la stessa squadra dello Stato della Georgia – erano convinti che col tempo le cose si sarebbero aggiustate e alla fine la qualificazione ai playoff, pur zoppicando, sarebbe stata raggiunta. Col passare del tempo, però, questa convinzione è venuta meno, e nelle ultime partite della stagione l’ansia e la paura di non farcela hanno probabilmente fatto tremare le gambe ai calciatori di Atlanta, e alla fine l’accesso alla post-season è stato mancato. Le cause di questo fallimento vanno ricercate nel pessimo calciomercato operato dalla dirigenza rossonera lo scorso inverno: le partenze importanti (Parkhurst, Gonzalez Pirez, Gressel e Villalba) non sono state adeguatamente rimpiazzate, e la squadra che è stata costruita è parsa priva di identità.

D.C. United

hamid dc united | mls magazine italia

Un’altra squadra che aveva compiuto una rivoluzione in sede di mercato in inverno è D.C. United. Il club della capitale federale, però, a differenza di Atlanta, sembrava aver sostituito bene Rooney e Acosta, con gli acquisti del giovane attaccante Sorga, i talentuosi Flores e Asad, e soprattutto Gressel, probabilmente il miglior esterno destro di tutta la MLS. Invece, sotto la guida di Ben Olsen, il gruppo non ha mai ingranato, e soltanto dopo il suo esonero e l’affidamento della squadra a Chad Ashton c’è stato un netto miglioramento. Nel finale di campionato, infatti, Men in Black hanno compiuto una rimonta che stava per portarli a qualificarsi clamorosamente ai playoff. All’ultima giornata, però, nello scontro diretto contro i Montreal Impact, dopo essere andati in vantaggio per ben due volte, i rossoneri si sono fatti rimontare, non riuscendo a centrare un risultato che avrebbe salvato loro la faccia. Il mancato accesso ai playoff ci obbliga infatti a bollare negativamente la loro stagione. Se il cambio di allenatore fosse avvenuto prima, probabilmente ora D.C.U non farebbe parte di questa lista delle grandi delusioni della MLS 2020.

L’attacco di Cincinnati

Jurgen Locadia hopes to stay with FC Cincinnati, but uncertainty looms during pandemic | MLSsoccer.com

FC Cincinnati non si può definire una vera e propria delusione, visto che già a inizio stagione veniva indicata come una delle formazioni meno attrezzate. Non si può però non parlare della pessima stagione di Jurgen Locadia, Yuya Kubo e Marcel de Jong che, nei piani della società, avrebbero dovuto comporre un ottimo tridente offensivo. Questi tre, insieme, hanno messo insieme soltanto tre gol, contribuendo a rendere quello del team dell’Ohio il peggior attacco della lega, con soltanto 12 gol segnati in 23 partite.

Anche i Chicago Fire non si sono qualificati ai playoff, ma la loro stagione non si può certo definire fallimentare, visto che sul campo hanno fatto vedere cose abbastanza buone e, nonostante un roster non di primo livello, sono rimasti fuori dalla fase finale solamente per un punto.

Western Conference

Passando alla Western Conference, le squadre rimaste fuori dai playoff sono state Vancouver Whitecaps, Houston Dynamo, Real Salt Lake e L.A. Galaxy.

Per quanto riguarda i canadesi, si può dire che hanno fatto il massimo, visto che la loro rosa, a inizio stagione, era considerata una delle meno competitive della conference.

Ci si attendeva un pochino di più, invece, da RSL e Houston.

Real Salt Lake e Pepito Rossi

Giuseppe Rossi | MLS Magazine Italia

Per quanto riguarda Salt Lake, si sapeva che il mercato invernale, con le cessioni di Savarino e Plata, aveva indebolito la rosa che nelle ultime due stagioni aveva raggiunto abbastanza agevolmente la qualificazione alla post-season. Gli acquisti di Justin Meram e Giuseppe Rossi, però, sulla carta, avrebbero dovuto colmare, almeno in parte, i buchi lasciati dalla partenza dei due sudamericani. In realtà, però, le cose non sono andate così: l’iracheno e l’italiano hanno deluso, contribuendo così a rendere fallimentare la stagione del loro club.

Houston Dynamo

Mandatory Credit: Photo by Maria Lysaker/CSM/Shutterstock (10333397bo)
Houston Dynamo forward Alberth Elis (17) motions to the referee during a match between Los Angeles FC and Houston Dynamo at BBVA Stadium in Houston, Texas. The final LAFC wins 3-1. Maria Lysaker / CSM
MLS Los Angeles FC vs Houston Dynamo, Houston, USA – 12 Jul 2019

Houston, invece, da diversi anni non riesce a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta della MLS. Quest’anno, però, le cose sembravano poter andare diversamente, vista la qualità del reparto offensivo degli Orange, che infatti a metà stagione si trovavano in una buona posizione di classifica. Invece, dopo la cessione del DP Elis in estate, alla lunga, c’è stato un crollo della squadra, che ha evidenziato soprattutto diversi problemi dalla metà campo in giù (40 gol subiti in 23 partite). Alla fine, anche quest’anno la qualificazione ai playoff non è arrivata, e per i Dynamo si è conclusa dunque l’ennesima stagione negativa.

L.A. Galaxy e Chicharito

El Chicharito Hernandez vola in MLS ai LA Galaxy | MLS Magazine Italia

La squadra più deludente di tutte, però, è stata sicuramente quella dei Los Angeles Galaxy. Dopo la buona stagione 2019, sotto la guida di Zlatan Ibrahimovic, ci si attendeva come minimo che i californiani replicassero la qualificazione ai playoff. La partenza dello svedese, infatti, sembrava essere stata ben rimpiazzata, con gli innesti di Kljestan, Katai (licenziato presto per motivi discutibili) e, soprattutto, il Chicharito Hernandez. Quest’ultimo, però, è stato il giocatore che più di tutti ha deluso le aspettative. L’attaccante messicano, infatti, ha messo a segno soltanto due gol in tutta la stagione, rendendosi protagonista di diverse prestazioni ampiamente insufficienti, tanto che i Galaxy hanno vissuto il loro miglior periodo della stagione proprio quando il loro numero 14 è stato fuori per infortunio. Il Chicharito, però, non può essere preso come unico capro espiatorio per spiegare la deludente stagione dei californiani. Nessun giocatore della squadra – a parte forse Pavón -, infatti, ha brillato, e coach  Barros Schelotto ha avuto la colpa di non aver trovato un rimedio agli innumerevoli problemi della squadra, soprattutto a livello difensivo. Anche la società, però, non è esente da colpe: in sede di mercato avrebbe dovuto acquistare almeno un difensore di livello e, forse, avrebbe potuto provare a svoltare la stagione esonerando prima l’allenatore argentino e dando così una scossa ai calciatori.

Queste, quindi, sono state le grandi delusioni della MLS 2020. Queste squadre e i loro calciatori da cui ci si aspettava di più, ora, non dovendo giocare i playoff, avranno un mese in più per preparare la prossima stagione. Ci sarà da lavorare nella prossima off-season: l’anno prossimo non è più ammesso fallire.

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