Anche questa Week 4 si è conclusa e nuovi colpi di scena si abbattono sulla MLS: NYFC si ferma contro i Revs, dando la possibilità a ai Crews di mr. 50/50 Higuain di riagganciarli in vetta, battendo 3-1 i D.C. United di un super Asad, mentre i Red Bulls dominano in casa contro Minnesota vincendo per 3-0. Ad Ovest, invece, solo pareggi ad eccezione della sconfitta di Minnesota: SKC contro Colorado – 2-2 – e Whitecaps contro Galaxy – 0-0.
ECCO IL MATCH REPORT DELLA WEEK 4 DI MLS:
New England 2 – 2 NYCFC
Si fermano a 3 le vittorie consecutive di New York City che, al Gillette Stadium, non riesce ad andare oltre il pareggio. New England parte molto bene, dominando il pallino del gioco grazie all’ottimo momento di giocatori come Penilla e Fagundez. Non passano neanche 11 minuti, infatti, che i Revs, approfittando della pressione blanda della difesa dei citizens, trovano il vantaggio con un tiro da fuori area di Fagundez che prima impatta sulla parte interna del palo e poi finisce in rete. Sono moltissime le occasioni che per il resto del primo tempo avrebbero i Revs per raddoppiare, ma tutte sprecate. Nel secondo tempo, però, New York riesce a trovare, con un’azione alla NYC, il pareggio: al 51′ minuto Moralez da metà campo trova sulla tre quarti di destra Jesus Medina che, puntando la porta, temporeggia in attesa della sovrapposizione di Abdul-Salaam che non tarda ad arrivare. Servito sulla corsa, il terzino numero 13 si accentra e, infine, serve al centro dell’area Tajouri che non sbaglia. I Revs, però, non ci stanno e poco più di dieci minuti più tardi ritrovano il vantaggio: altra dormita della difesa di New York che prima lascia indisturbato Penilla sul cross e poi permette ad Agudelo di saltare e mettere in rete senza alcuna pressione. Per gli uomini di Patrick Viera è tutto da rifare, ma ci pensa la difesa di New England a dargli una mano. Al 75′ il numero 9 dei citizens, Berget, con uno stop non perfetto riesce a servire Medina che di prima la gira ad Herrera che a sua volta vede e serve fra le disattente linee difensive Tajouri il quale non si lascia scappare l’occasione e, con un siluro, punisce Turner. Con questa azione si chiude il match. Per New England è stata una grande prova di forza sul piano del gioco, anche se qualcosa, nel reparto difensivo, è ancora rivedibile. Delusione per il City, invece, che sente l’assenza di Ring in mediana e soffre la freschezza dell’attacco dei Revs.
Chiave del match: è proprio la freschezza e la qualità di New England la chiave di un match dominato in lungo e in largo dai Revs, ma pareggiato da New York solo grazie a due lampi di genio estemporanei.
Migliore in campo: a meritarlo sarebbe Penilla avendo giocato una partita da vero leader offensivo, costruendo gran parte delle occasioni da gol di New England, ma i due gol di Tajouri sono riusciti a tirare fuori d’impaccio una squadra apparsa stanca, appesantita e priva d’idee.
FC Dallas 1 – 1 Portland
Al Toyota Stadium di Dallas va in scena il pareggio fra Dallas e Portland, una partita complicata con i padroni di casa, più in palla, che fanno il gioco e gli ospiti, meno intraprendenti, che si affidano alle ripartenze. Il vantaggio arriva sul finire del primo tempo, per i padroni di casa, con un tiro da fuori area di Lamah che risulta imparabile per Gleeson. Portland però non si perde d’animo ed approfittando della distrazione di Dallas al rientro dall’intervallo trovano un golazo con Sebastian Blanco che, da limite destro dell’area si accentra e tira un bolide irraggiungibile per Maurer. Dallas ci proverà in tutti i modi a riportarsi in vantaggio senza però riuscirci, neanche quando, nel tentativo di imitare “la mano de dios” di Maradona, Olum si fe espellere lasciando i Timbers in 10 per 15 minuti. Per Dallas, che comunque riesce ad uscire imbattuta per la terza partita consecutiva, questo pareggio è un boccone amaro da mandar giù che sa di occasione sprecata. Fanno festa, invece, i Timbers che, dopo due sconfitte, riescono finalmente a portare a casa il primo punto della stagione, ma soprattutto giocano una partita ordinata nonostante il divario mostrato dalle due squadre.
Chiave del match: il 2° minuto del secondo tempo ha cambiato il match, non solo dal punto di vista del risultato, ma anche dal punto di vista psicologico, con Dallas che si è vista punire nella prima occasione utile del match e non è più riuscita ad imporsi.
Migliore in campo: Sebastian Blanco, con il suo gesto balistico eccezionale, si merita senza dubbio la palma di migliore in campo in un match avido di grandi giocate.
Columbus 3 – 1 D.C. United
Primo tempo scoppiettante quello fra Columbus e D.C. giocato al MAPFRE Stadium. Ad aprire le danze sono proprio i padroni di casa al 20′ minuto: stop sbagliato di Mora che consegna la palla sui piedi di Martinez che non si lascia scappare l’occasione, mette la palla al centro con un passaggio rasoterra che trova al centro dell’area Venezuela. Il terzino dei Crews dopo uno stop rivedibile, cadendo riesce a calciare e a trovare la porta. I Red&Black non si lasciano intimorire dallo svantaggio e dieci minuti dopo Acosta, dalla destra, pesca al limite dell’area Asad che spiazza difensori e portiere ed insacca con un perfetto tiro a giro. Il ritrovato pareggio, però, illude soltanto la franchigia di Washington che, dieci minuti più tardi vede scappare di nuovo Columbus: mr. 50/50, con la sua solita classe, batte un calcio d’angolo magistrale che pesca perfettamente la testa di Clarke che, con una semplice spizzata, manda tutti fuori tempo ed insacca. Columbus, però, è insaziabile e lo United non ha neanche il tempo di accusare il colpo del raddoppio che lo svantaggio aumenta: ancora una volta Martinez, questa volta dalla sinistra, mette la palla in mezzo e, dopo il velo di Zardes, è Pedro Santos a colpo sicuro a spedire la palla in rete. Le squadre vanno negli spogliatoi sul 3-1 ed alla fine dell’intervallo è solo Columbus a scendere in campo. I D.C. non riescono a riprendersi e finiscono con il chiudersi in difesa per evitare l’imbarcata, mentre Columbus gestisce il cronometro e le energie andando più volte vicino al quarto gol. I Crews non si lasciano scappare l’occasione ed approfittano subito del passo falso dei NYCFC riagganciandoli in vetta all’Eastern Conference. Per i D.C. la partita era di per se proibitiva, ma certo il secondo tempo non si può cancellare. Avrà tanto da lavorare coach Olsen per valorizzare le qualità di Acosta ed Asad.
Chiave del match: il gol del 3-1 di Pedro Santos ha totalmente annichilito la squadra di Washington che da quel momento in poi ha tirato i remi in barca e si è arresa.
Migliore in campo: 2 assist ed 85 minuti di altissima qualità per Cristian Martinez. Il 21enne panamense è stato la vera spina nel fianco della difesa dei D.C. che non sono mai riusciti ad arginarlo.
NY Red Bulls 3 – 0 Minnesota
Dominio totale dei Red Bulls che stravincono alla Red Bull Arena contro un Minnesota impotente davanti ad un tale strapotere. Al 15′ minuto, Duncan serve Muyl al limite dell’area che dopo un paio di dribbling si accentra e con un tiro di precisione la insacca a fil di palo ed è 1-0 per NY. Minnesota non sembra capace di reagire e i Red Bulls restano in controllo ed al 41′ trovano il raddoppio. Da una punizione sulla linea di centrocampo Davies trova la testa di Parker che la spizza verso l’area piccola, dove trova il sempre reattivo Bradley Whright-Phillips che con un pallonetto batte Lampson. Prima della fine del primo tempo ci sarebbe anche un gol firmato Royer che però l’arbitro annulla. Nel secondo tempo il copione non cambia, con i Red Bulls che fanno la partita ed i Minnesota che non riescono a reagire. Al 78′, infatti, arriva il 3-0: con un passante perfetto che scavalca tutta la difesa di Minnesota, Muyl pesca BWP che, con un altro pallonetto, mette la firma su una splendida doppietta. A questo punto NY allenta la pressione e Minnesota riesce a sfiorare per due volte il gol, prima con sul cui colpo di testa arriva miracolosamente Robles, poi con Finlay che stampa il suo colpo di testa sulla traversa. Vittoria importante per New York che aggancia Atlanta e si lancia all’inseguimento dei cugini del NYCFC e di Columbus. Minnesota, dopo una partenza record rispetto alla passata stagione, deve arrendersi davanti ad una prestazione tanto perfetta.
Chiave del match: l’assoluto dominio del centrocampo da parte di NY è stata la chiave di un match assolutamente dominato dai Red Bulls.
Migliore in campo: nonostante la prestazione di Muyl, con un gol ed un assist, sia sicuramente da sottolineare, quando BWP è in un tale stato di grazia, non ce n’è per nessuno.
Colorado 2 – 2 Sporting KC
Succede di tutto al Dick’s Sporting Good Park, dove i Rapids affrontano la squadra di Kansas City. Nei primi otto minuti Colorado si porta avanti di due lunghezze, prima con un lancio lungo di Price che trova Castillo sulla sinistra che, con uno stop magistrale ed un passaggio preciso verso il centro dell’area, pesca perfettamente Badji che deve solo spingere in rete, poi con un’altro lancio lungo – questa volta di Smith – Mason arriva davanti al portiere, lo scarta insieme al difensore che era rientrato e va in gol. Lo Sporting subisce così in 3 partite ed 8 minuti lo stesso numero di gol – 9 – subiti in 13 partite nella passata stagione. Gli uomini di coach Vermes, però, non si arrendono e cominciano a provarci. Devono però vedersela con un super Howard che, alla fine della partita, avrà messo a segno 7 salvataggi. La resistenza dell’estremo difensore di Colorado, però, crolla una prima volta al 56′: cross di Zusi che trova la testa di Croizet che colpisce il palo e finisce al centro dell’area dove, per primo arriva Gutierrez che a botta sicura la insacca. A questo punto i giocatori del Kansas ci credono veramente e, alla fine, riusciranno anche a trovare il pareggio. Gutierrez scarica su Gerso Fernandes che, con un ottimo passante, serve Shelton che, a sua volta, senza guardare, trova sulla corsa Diego Rubio che, con uno splendido stop a seguire, si mette nelle condizioni perfette per trovare il pareggio. Nei minuti di recupero i Rapids avrebbero l’occasione di riportarsi in vantaggio, ma il tiro dalla lunga distanza di Niki Jakson finisce sopra la traversa. Colorado sciupa così una partita che sembrava già archiviata dopo 10 minuti di gara. Per SKC, invece, grande prova di carattere per la rimonta riuscita, ma la fase difensiva è sicuramente da rivedere.
Chiave del match: il gol, per certi versi fortunoso, di Gutierrez ha dato quelle energie mentali che lentamente stavano calando per via della prestazione di livello assoluto di Howard.
Migliore in campo: non ci sono dubbi sul fatto che l’MVP di questo match sia Tim Howard. Il portiere quasi quarantenne di Colorado ha impedito a SKC di rientrare prima in gara e, magari, di ribaltare il risultato.
Vancouver 0 – 0 LA Galaxy
Pareggio a reti inviolate quello che si è giocato fra i Whitecaps ed i Galaxy al BC Place. Gli ospiti, presentatisi con soli 17 convocati – compresi i 3 portieri – hanno lasciato il pallino del gioco ai Whitecaps, non senza però provare a colpire in ripartenza mentre i padroni di casa, più affamati degli avversari, mettono a dura prova la retroguardia californiana. Alla fine, a trionfare, sono la paura e le difese. Per Vancouver si tratta di un’occasione persa: i Galaxy, dimezzati nell’organico fra infortuni e nazionali, erano particolarmente vulnerabili e questo pareggio lascia un po’ l’amaro in bocca. Per LA, invece, il pareggio era un risultato insperato alla vigilia e, insieme all’annuncio di Zlatan, non fa altro che aumentare le speranze per questa stagione appena cominciata.
Chiave del match: la parata che Bingham fa su Reyna al 39′ minuto è forse il momento più importante di tutto il match. Se il portiere, infatti, non fosse rimasto in piedi fino all’ultimo, probabilmente staremmo parlando di un altra partita.
Migliore in campo: tra i due reparti difensivi, portieri compresi, ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, ma chi si è realmente distinto fra tutti è Steres. Il numero 5 dei Galaxy è stato probabilmente il giocatore che più ha influito sulla fase difensiva con una prestazione maiuscola.