La scorsa notte ha confermato a Inter Miami di Messi e compagni, quanto i playoff di Audi MLS Cup possano essere imprevedibili e affascinanti. Nonostante il piazzamento nei seed della regular season, il vantaggio del campo casalingo o la validità della rosa, questi incontri rimangono appesi sempre a piccolo dettagli, dove i singoli possono emergere e gli underdog spesso si fanno valere, complicando i piani anche ai favoriti più quotati.
Inter Miami si presenta ai PlayOff MLS per cambiare la storia
Gli Herons, chiaramente gli outsider nella serie contro l’Atlanta United, lo hanno dimostrato nei più di 90 minuti di gioco nel Game 1 allo Chase Stadium, noto anche come DRV PNK Stadium. Sorprendentemente, non è stato Leo Messi, ma Jordi Alba a recitare il ruolo di protagonista della partita, fornendo l’assist per il gol d’apertura di Luis Suárez al secondo minuto, e segnando poi una rete da distanza con un potente tiro che ha spezzato le speranze di rimonta degli avversari con un teso 2-1.
“L’importanza di avere terzini così decisivi, che contribuiscano significativamente al gioco offensivo della squadra è fondamentale”, ha commentato in conferenza stampa post-partita Gerardo “Tata” Martino, allenatore dell’Inter Miami, paragonando Alba a grandi nomi come Dani Alves, Cafu, Marcelo e Roberto Carlos.
La qualità di Miami basterà per vincere la MLS Cup?
La partita di ieri ha ribadito la formidabile varietà di talenti a disposizione degli Herons. Tuttavia, è stato un complimento agli avversari il fatto che il fischio finale, che ha sancito la prima vittoria nei playoff nella storia quinquennale del Miami, sia stato accolto più con sollievo che con esultanza.
Questo grazie alla tenace resistenza di Atlanta UTD e al loro portiere veterano Brad Guzan, le cui otto parate hanno trasformato quella che sarebbe potuta essere una facile vittoria in un incontro al cardiopalma, nonostante la chiara stanchezza degli ospiti, appena 72 ore dopo la loro sorprendente vittoria sui CF Montréal nel match di Wild Card della Eastern Conference.
“Non è un piccolo dettaglio per noi, battere Atlanta per la prima volta in questa stagione”, ha detto Martino, il cui team aveva subito una delle sole due sconfitte casalinghe nel 2024 proprio contro l’ATLUTD, un duro 3-1 il 29 maggio.
“Se non fosse stato per la performance di Brad, la partita avrebbe avuto un margine di gol più ampio.”
Yannick Bright, centrocampista di Miami, ha aggiunto: “Quando il livello sale nei playoff, anche il nostro deve aumentare. Hanno giocato bene, ma abbiamo dimostrato di essere la squadra migliore e dobbiamo continuare così.”
Una nota stonata in una notte da ricordare per Tata Martino
Tuttavia, non tutto è stato tutto cosi fantastico per Inter Miami, come spiegato da Martino, a causa della preoccupazione dovuta dall’infortunio di Ian Fray, sostituto nella ripresa. Il giovane difensore del settore giovanile ha lasciato il campo in lacrime, tenendosi il ginocchio destro dopo un movimento senza contatto, il disperato espressione sul suo viso suggerendo un altro grave infortunio al ginocchio – un colpo duro per i tifosi di rosanegra che lo hanno visto recuperare coraggiosamente da non uno, ma tre strappi del legamento crociato nei primi anni della sua carriera in prima squadra.
Ora, l’attenzione si sposta verso la Game 2 nel Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, una sorta di ritorno a casa per Martino, che ha guidato i Five Stripes al titolo di MLS Cup 2018 e rimane una figura amata nella storia del club.
Miami può chiudere la serie e avanzare alle Semifinali di Conference con una vittoria, sebbene si aspettino di essere messi alla prova sul campo ampio e veloce in erba sintetica dello stadio di Atlanta.
“Lavorano molto bene. Rob [il tecnico ad interim Rob Valentino] sta facendo un ottimo lavoro nel prepararli,” ha detto Martino. “A Atlanta, data l’ampiezza del campo, sarà difficile per noi, come lo è stato per tutta la stagione contro questo avversario.”
Match highlights: Inter Miami vs Atlanta United
