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CHICAGO ALZA LA DIGA SULLA MLS

di Riccardo Cerrone

Al Toyota Park di Chicago è andata in scena una bellissima partita tra Chicago Fire e Atlanta United, vinta dai padroni di casa per 2-0.

CHICAGO IS ON FIRE ON MLS

É innegabile che il match aveva delle insidie nascoste, soprattutto per i padroni di casa che, affrontando i ragazzi del Tata Martino, rischiavano di trovarsi di fronte dei terribili folletti che avrebbero potuto colpire in qualsiasi momento. Ma così non è stato. Il match ha preso subito una piega favorevole ai rossi guidati dal tedesco Bastien Schweinsteiger, andati in vantaggio al 29° minuto con Solignac servito da un inarrestabile Acosta.
Il match è stato ricco di azioni da gol con ben 12 azioni d’attacco registrate sul taccuino del reporter, ma Atlanta ha pagato la scarsa precisione sotto porta, andando “on target” in sole due occasioni.
Il centrocampo di Chicago ha dettato tempi e soluzioni, gestendo il match in più di un’occasione, concluso al minuto 70 con il dodicesimo gol messo a segno da Nemanja Nikolic in stagione, questa volta su calcio di rigore.

LA DIGA SUL LAGO MICHIGAN

I 12 gol di Nikolic sono un dato non trascurabile, ma il vero cambio di marcia si è innescato quando, qualche mese fa, i Chicago Fire hanno ingaggiato l’ex capitano della nazionale tedesca Schweinsteiger. Il giocatore tedesco ha messo a disposizione la sua esperienza mista ad una tenuta fisica discreta per guidare il centrocampo dei rossi. Insieme a Juninho ha innalzato una vera e propria diga, come se le squadre che arrivano a Chicago rappresentino la forza d’urto del lago Michigan sulla diga dei Fire.
L’alternanza con l’ex NYRB, Dax McCarty non ha creato alcun problema in ottica di gestione, anzi, in alcuni momenti hanno giocato tutti e tre insieme, alzando Schweni nel ruolo di trequartista dietro la punta nel 4-2-3-1 firmato da Veljko Paunović.

LA DIGA INVALICABILE E UN CARRO ARMATO D’ATTACCO

Quando tutto gira bene ed hai giocatori del calibro di Acosta, Juninho, McCarty sembra tutto più semplice, ma la vena realizzativa di Nikolic quest’anno sta capitalizzando tutto il lavoro della squadra, regalando ben 8 vittorie su 15 partite sinora giocate in MLS.
Le dodici reti dell’attaccante serbo rappresentano il 50% delle segnature dei Chicago Fire, il che lo identificano come il principale catalizzatore di gioco della squadra rosso-blu.
Se uniamo questi dati relativi ad un attacco molto prolifico ad un’assetto difensivo “tutelato dalla diga” ecco che i CHicago Fire si innestano di diritto nella top five della Eastern Conference, subito dietro alla capolista Toronto avanti di una sola lunghezza.

DOVE SONO FINITI I TEMIBILI RAGAZZI DEL TATA?

Atlanta sta pagando dazio, questo è evidente. Dopo un’avvio assolutamente clamoroso, fato di bel gioco e goleade, ora i ragazzi del Tata Martino segnano il passo, soprattutto nei match fuori casa. L’assenza più pesante, che si protrae ormai da quasi due mesi, è quella di Josef Martinez che, sino al momento in cui era in campo, è stato il vero mattatore della squadra.
I play off sono ancora lontani, e forse con qualche errore in meno soprattutto nella gestione di alcuni momenti cardine della partita da parte dei calciatori potrebbe ancora regalare un sogno ai rossoneri in ottica playoff.
La strada è lunga, l’estate è adesso…

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