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NEW YORK RED BULLS 2025: DA DOVE RIPARTIRE?

New York vuole diventare sempre più grande nel mondo del calcio con i suoi Red Bulls. Il brand ha subìto una brusca frenata ultimamente e deve scegliere come risalire la cima.

di Jacopo Di Martino
New York Red Bulls

Dopo circa 15 stagioni consecutive terminate in posizioni utili alla qualificazione ai playoff post season, i New York Red Bulls per la prima volta hanno concluso la stagione corrente al di fuori della zona più ambita della MLS. Nonostante la finale di MLS Cup raggiunta lo scorso anno, la franchigia del grande colosso mondiale ha scelto di voltare pagina sin da subito e ricominciare con un nuovo progetto tecnico la prossima stagione.

Per la nostra nuova rubrica DA DOVE RIPARTIRE? Vi consigliamo anche il nostro precedente articolo sulla storia del New England Revolution.

 

LA NASCITA DEI NEW YORK RED BULLS

Tra le 10 franchigie fondatrici dell’attuale MLS, quella dei New York Red Bulls è una delle uniche a non aver mai conquistato la MLS Cup pur avendo raggiunto la finale numerose volte. Inoltre, il club ha ottenuto il primo posto nella classifica generale per 3 volte nella sua storia, vincendo altrettanti MLS Supporters’ Shield. Nel 2006 avviene il cambio di proprietà e quindi una svolta per il club: il colosso Red Bulls acquista il club e rinnova nome, logo e stadio. Nel 2010 viene ufficializzato il nuovo complesso sportivo dove verranno disputate tutte le partite casalinghe della squadra e, insieme a queste novità, anche la rosa viene resa più competitiva.

 

I PRIMI TROFEI E GLI ANNI MIGLIORI DEL CLUB

Il cambio in panchina nel 2010 ha determinato una svolta in termini di risultati per il club: piazzato al primo posto in Regular Season, raggiungerà regolarmente i quarti di finale dei playoff per almeno 5 anni consecutivi, toccando il picco più alto della sua storia con la vittoria del MLS Supporters’ Shield nel 2013. La storia si ripete due anni dopo, nel 2015, e ancora nel 2018 con la conquista del terzo trofeo dedicato alla prima in classifica. Anche a livello internazionale il club non sfigura mai: la CONCACAF Champions Cup diventa una competizione abbordabile ma mai conquistata, arrivando sempre ad un passo dalla finale.

 

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA: SANDRO SCHWARZ

Il 14 dicembre 2023 Sandro Schwarz viene nominato allenatore dei New York Red Bulls per la stagione seguente: il tecnico tedesco, alla sua prima esperienza oltreoceano, riesce a consolidare l’obiettivo minimo del club con il raggiungimento dei playoff. Pur essendo arrivato settimo in Eastern Conference, l’allenatore riesce a superare il primo turno dei playoff con audacia e una tattica consolidata sin dall’inizio della stagione. Il culmine dell’euforia arriva con la conquista di un posto per la finale dei playoff 2024: nell’ultima sfida valida per la vittoria della MLS Cup, i Red Bulls si scontrano contro il muro dei Los Angeles Galaxy perdendo 2-1 ma uscendo a testa alta. Con l’entusiasmo della finale raggiunta, la stagione 2025 vede la conferma del tecnico tedesco che però non riuscirà a ripetersi e per la prima volta dopo 15 anni il club non raggiungerà la fase playoff.: questo comporterà la separazione tra la franchigia e l’allenatore tedesco a stagione conclusa.

 

DA CHI RIPARTIRE PER LA STAGIONE 2026? ECCO 3 NOMI

Le parole della società sono state chiare: l’obiettivo è ripartire con un progetto serio e che possa portare al raggiungimento di qualche trofeo nell’arco delle prossime stagioni. L’espansione del marchio del club anche a livello mondiale rappresenta un ulteriore punto focale per la crescita economica.

Come candidato principale, noi abbiamo scelto Jim Curtin, tecnico storico dei Philadelphia Union che sembrerebbe essere abbastanza vicino alla panchina dei Red Bulls, soprattutto in senso letterale. Sì perché l’allenatore ha esplicitamente detto che vuole rimanere vicino alla sua famiglia in un futuro prossimo, che si trova ancora a Philadelphia: la distanza tra la città della Pennsylvania e New York ammonta a circa 150km, relativamente breve se si pensa ad altre franchigie in MLS. L’americano potrebbe tornare su una panchina dopo il disastro della stagione 2024 conclusasi con la mancata qualificazione ai playoff con i Philadelphia Union. Schierando un 4-3-1-2 a rombo, la squadra di New York potrebbe scegliere di puntare ancora una volta sul trequartista Emil Forsberg che sembrerebbe avere ancora benzina in corpo. Inoltre, Jim Curtin è noto per essere un tecnico avvezzo al lancio dei giocatori dal settore giovanile, altro obiettivo del club per la crescita del brand a livello mondiale.

Il secondo nome che proponiamo è quello di Jürgen Klinsmann, protagonista assoluto come attaccante della Nazionale Tedesca nella vittoria della Coppa del Mondo del 1990 in Italia. L’allenatore, con un passato come tecnico della USMNT, potrebbe tornare al lavoro proprio negli Stati Uniti per dimostrare che le precedenti esperienze fallimentari come tecnico della Nazionale della Corea del Sud o dell’Herta Berlino sono acqua passata. Prediligendo un 4-2-3-1 classico, il tecnico potrebbe mantenere alcune scelte tattiche del suo predecessore Sandro Schwarz, anch’egli tedesco e anch’egli ex tecnico dell’Herta Berlino, dimostrandosi un perfetto ponte tra la vecchia gestione e quella nuova. Inoltre, l’esperienza passata come tecnico della nazionale americana gioverebbe la selezione di talenti per il vivaio giovanile e soprattutto la comunicazione con calciatori e staff, grazie alla conoscenza della lingua inglese. Ricordando anche che il figlio, attualmente in forza al Cesena come portiere, ha scelto di rappresentare gli Stati Uniti anziché la Germania, la storia tra Klinsmann e l’America potrebbe non essere ancora finita.

Terzo e ultimo nome in lizza per la panchina dei New York Red Bulls: Pellegrino Matarazzo. Originario del New Jersey, l’allenatore americano potrebbe tornare su una panchina di un club a distanza di due anni dall’esonero dall’Hoffenheim. Autore della storica promozione in Bundesliga dello Stoccarda, Matarazzo considererebbe un ritorno a casa dopo le esperienze passate in Germania sia da allenatore che da calciatore. Le sue squadre giocano con un 3-4-1-2 di contenimento, altro modulo utilizzato da Sandro Schwarz prima della separazione dai Red Bulls. Ecco quindi che New York rappresenterebbe l’occasione più grande per il tecnico di tornare in madrepatria e a soli 20 km dalla sua città natale! Inoltre, la sua conoscenza della lingua tedesca potrebbe contribuire alla crescita del club e alla scoperta di calciatori provenienti dall’Europa disposti a diventare parte integrante della famiglia Red Bulls oltreoceano, vivendo un’esperienza unica e indimenticabile sotto i riflettori degli Stati Uniti.

CONCLUSIONI

Dopo anni di risultati costanti ottenuti, i New York Red Bulls sono incappati in un incidente di percorso che verrà immediatamente dimenticato qualora il nuovo tecnico prescelto dovesse raggiungere la fase finale del campionato americano. La volontà di puntare sulle giovanili e sul brand rispecchia la filosofia che da sempre rappresenta l’essenza del colosso Red Bulls e, con il giusto allenatore, la franchigia potrebbe ambire davvero alla vittoria di una competizione nazionale nell’arco di pochissimo tempo. Del resto, per una società storica come questa e con un maestro come Jürgen Klopp nel ruolo di coordinatore delle attività calcistiche del colosso, ci si aspetta un salto di qualità imminente e duraturo.

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