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Toronto FC chiude il ciclo ‘italiani’

Con l'addio di Insigne e Bernardeschi si chiude un'era.

di Redazione MLS Magazine

Fine di un ciclo: Toronto FC saluta l’era italiana tra ambizioni, milioni e (pochi) risultati

Negli ultimi anni, la MLS è diventata un terreno fertile per stelle europee in cerca di una nuova sfida. In questo contesto, l’approdo di Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi al Toronto FC nel 2022 rappresentava uno dei progetti più ambiziosi della lega. Un’accoppiata tutta azzurra, ex campioni d’Europa, accolti con entusiasmo in una città che ha sempre avuto un’anima italiana e calcistica. Due anni dopo, però, il bilancio è amaro. Le cifre raccontano di un investimento milionario che ha prodotto ben poco, tanto in termini di risultati quanto di appeal duraturo.

Il progetto: un sogno nato a metà

Nel 2022 il Toronto FC annuncia l’arrivo di Lorenzo Insigne, in uscita dal Napoli, come il Designated Player più pagato della storia della MLS. A seguirlo, qualche mese più tardi, è Federico Bernardeschi, svincolato dopo l’esperienza con la Juventus. I due portano con sé un carico enorme di aspettative: gol, carisma, spettacolo. Ma se il talento non è mai stato in discussione, la continuità lo è stata eccome.

I numeri della disillusione

Tra infortuni, squalifiche, tensioni interne e un contesto tecnico instabile, i numeri non sono all’altezza dell’hype:

Lorenzo Insigne: 35 presenze, 11 gol, 6 assist

Federico Bernardeschi: 41 presenze, 10 gol, 7 assist

Zero qualificazioni ai playoff, nonostante i due siano costati complessivamente oltre 20 milioni di dollari all’anno in ingaggio

Un progetto sportivo che non ha mai trovato vera stabilità. Tre allenatori in due stagioni, una rosa spesso sbilanciata e una dirigenza che non è riuscita a costruire un contesto tecnico coerente con l’arrivo di due stelle europee.

 

Il confronto con Sebastian Giovinco

L’inevitabile paragone è con Sebastian Giovinco, vero pioniere degli italiani in MLS, che dal 2015 al 2019 ha riscritto la storia della lega:

68 gol in 114 presenze

MVP nel 2015

MLS Cup nel 2017

Trascinatore tecnico e simbolico

Giovinco incarnava perfettamente lo spirito MLS: talento, fame e volontà di lasciare un’impronta. Insigne e Bernardeschi, per motivi diversi, sembrano invece non aver mai trovato piena integrazione in questo ecosistema.

Un addio inevitabile

L’annuncio della rescissione consensuale, nei primi giorni di luglio 2025, chiude un ciclo. Toronto FC guarda avanti, con l’obiettivo di ricostruire con giocatori più funzionali e sostenibili. È un segnale anche per la MLS nel suo complesso: i “big names” non bastano. Servono progettualità, scouting intelligente e voglia di mettersi in gioco.

Gli altri italiani in Canada

Oltre ai tre citati, non dimentichiamo gli altri italiani passati in Canada: Domenico Criscito, anche lui al Toronto FC (2022), chiude con un gol memorabile e una parentesi breve ma dignitosa.

Vittorio Pannone e Valerio Rossi, transitati nei settori giovanili del CF Montréal, testimoniano che l’interesse italiano per il calcio canadese non è solo una questione di prime pagine.

La fine del ciclo di Toronto FC: un’occasione persa?

Insigne e Bernardeschi avevano tutto per diventare le nuove icone del calcio nordamericano. Eppure, tra aspettative mal calibrate e un contesto che non ha saputo proteggerli e valorizzarli, il loro passaggio in MLS si chiude con un retrogusto amaro. Il futuro? Resta da scrivere. Per loro, ma anche per una MLS che ha imparato, ancora una volta, che il marketing da solo non basta. Servono idee. E una visione più profonda del gioco.

 

 

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