Ci sono stagioni che passano. E poi ci sono stagioni che restano.
Il 2025 della Major League Soccer non è stato solo un altro capitolo del campionato nordamericano. È stato un anno di svolta, di conferme e di promesse mantenute. Un anno che ha dimostrato, una volta per tutte, che la MLS non è più “in costruzione”, ma in piena maturità.
Un anno da ringraziare.
Inter Miami: quando il sogno diventa finalmente realtà
Per Inter Miami, il 2025 è stato l’anno della consacrazione definitiva.
Dopo anni di attese, rivoluzioni, hype e pressioni mediatiche, il club della Florida è riuscito a fare ciò che sembrava inevitabile ma mai scontato: vincere la MLS Cup.
Non è stata solo una vittoria sportiva. È stata una vittoria simbolica.
Inter Miami ha dimostrato che il progetto non era solo marketing, non era solo stelle, non era solo visibilità globale. Era calcio. Struttura. Crescita. Identità.
Con Lionel Messi come faro, ma anche con una squadra finalmente completa, equilibrata, matura, Miami ha chiuso il cerchio. Ha trasformato il rumore in silenzio, le aspettative in risultati, le promesse in trofei.
Il 2025 resterà l’anno in cui Inter Miami ha smesso di essere “il club del futuro” ed è diventato il club del presente.
San Diego: quando la MLS sa ancora far sognare
E poi c’è stata San Diego.
Una storia diversa.
Una storia che la MLS sa raccontare come nessun altro campionato al mondo.
San Diego non ha vinto la MLS Cup.
Ma ci ha regalato qualcosa che spesso vale quanto un trofeo: un sogno collettivo.
Una squadra nuova, un progetto giovane, un’identità ancora in formazione. Eppure, partita dopo partita, San Diego è riuscita a entrare nell’immaginario della lega. Con entusiasmo, coraggio, inesperienza a volte, ma anche con una fame rara.
San Diego ha ricordato a tutti perché la MLS funziona:
perché permette alle storie di nascere, crescere, sorprendere.
Nel 2025 non ha alzato un trofeo, ma ha conquistato qualcosa di più sottile e prezioso: l’attenzione e l’affetto.
Un anno che ha raccontato una lega diversa
Il 2025 è stato anche l’anno in cui la MLS ha mostrato tutta la sua complessità: una lega capace di attirare campioni globali, ma anche di formare e valorizzare giovani talenti, una lega che parla al mondo, ma che resta profondamente americana nella sua struttura.
È stato l’anno in cui si è parlato di cambio di calendario, di allineamento al calcio globale, di futuro post-2026.
L’anno in cui la MLS ha iniziato a porsi non più come alternativa, ma come parte del sistema mondiale.
Con tutte le domande che questo comporta.
Con tutte le sfide che attendono.
Verso il 2026: non un traguardo, ma un nuovo inizio
E ora lo sguardo va avanti.
Il 2026 non è un anno qualunque.
È l’anno dei Mondiali in USA, Canada e Messico.
È l’anno in cui il calcio nordamericano sarà sotto gli occhi di tutto il mondo.
Il 2025 è stato la preparazione emotiva.
Il 2026 sarà il banco di prova definitivo.
La MLS arriva a questo appuntamento più forte, più credibile, più consapevole. Con storie da raccontare, club pronti a reggere la pressione, e un pubblico che non è più solo curioso, ma coinvolto.
Grazie 2025. Ci vediamo nel 2026.
Grazie per averci ricordato che il calcio, anche lontano dall’Europa, può essere intenso, imprevedibile, autentico.
Grazie per Inter Miami, che ha scritto la sua pagina più importante.
Grazie per San Diego, che ci ha fatto innamorare di una storia appena iniziata.
Grazie per averci accompagnato verso un futuro che promette di essere storico.
Il 2025 finisce qui.
Il 2026 sta arrivando.
E il calcio nordamericano non è mai stato così pronto.


