General allocation money, Target allocation money e designated player: ecco come la MLS definisce e gestisce i capitali per tutte le franchigie delle due conference americane
Il nostro viaggio “finanziario” all’interno della MLS passa cosi nel capitolo economico: ecco come vengono gestiti i roster delle squadre e i vari pacchetti economici disponibili per le franchigie.
Il “salary cap” è qualcosa di estremamente comune per i campionati sportivi nordamericani che, come la MLS, risultano essere strutture “chiuse” e parte di un collaudato sistema di franchising. La dinamica di affiliazione alla MLS è molto semplice in realtà: l’investitore paga una tassa e acquista dalla Major League Soccer il diritto di poter giocare all’interno del campionato, del quale diventa un vero e proprio azionista. Legalmente il proprietario del club è però la MLS che ne cura immagine e tutela sportivo-legale: ad esempio, l’Internazionale di Milano, nel momento in cui ha fatto causa per un conflitto di utilizzo del marchio scelto dall’Inter Miami, ha di fatto interpellato la MLS, quindi direttamente la lega calcistica. É proprio per questo motivo che la lega MLS detiene e gestisce i diritti di tutte le franchigie delle due Conference, a cui ripartisce in maniera equa dei fondi da utilizzare per il club, e per le infrastrutture e per la gestione della rosa e del calciomercato.
Questo tipo di gestione garantisce alcuni elementi importanti per la MLS: in primo luogo, il club non può semplicemente prendere e comprare top player, ma ha bisogno di approccio sistematico alla costruzione del roster, perché deve rispettare dei parametri di ingaggio e riferire comunque alla lega. La stessa lega che, in prima ersona, interviene nella fase di ingaggio di Deisgnated Player a cui va dedicato uno stipendio extra salary cap.
In questo modo tutte le franchigie vivono sotto la tutela della lega MLS ma hanno l’obbligo e soprattutto la certezza di avere dei bilanci sani ed in regola con i parametri definiti.
Non di secondo piano poi l’aspetto sportivo: in questo modo tutte le squadre id MLS si trovano a dover gestire i bilanci ed il pacchetto investimenti allo stesso modo (anche se realmente le franchigie vivono in stati differenti con differenti tassazioni, ma si tratta di differenze minime).
Infine questo tipo di organizzazione consente alla MLS di controllare le finanze delle squadre e, in caso di emergenza finanziaria, riscattare un club in perdita e trovare un nuovo investitore, anche da un’altra città, evitando cosi il fallimento imprevisto e quindi l’emergere di bolle finanziarie.
Tutti i limiti economici che in MLS non posso essere superati per costruire il roster di una franchigia
Sono cosi previsti due tipi di tetti economici da non sforare e per la squadra e per il giocatore, ma di solito viene utilizzata un’opzione combinata. Nella MLS quello che noi conosciamo con il nome di Fair Play Finanziario introdotto dalla UEFA nel 2011, è di fatto applicato da sempre come una restrizione generale di gestione dei vari roster delle squadre.
Vediamo come funziona il “salary cap” della MLS: qui, il tetto dei salari è difficile se non impossibile da esser superato: in ogni caso non può essere superato, altrimenti ci saranno severe sanzioni fino alla squalifica (anche se non ci sono precedenti) del club. C’è comunque una fascia di “gestione” all’interno della quale lo sforamento del tetto salariale comporta solamente il pagamento di un’aspra multa da parte della lega di MLS.
Come si sviluppano i roster delle squadre di MLS seguendo queste linee guida economiche?
Le squadre MLS hanno 30 slot da riempire per completare il roster generale per la stagione; questa rosa è suddivisa in due parti: la rosa principale e quella secondaria.
Per le prime 20 caselle della rosa, il limite degli ingaggi è di 4,9 milioni di dollari, ma ci sono molte sfumature.
I club hanno il diritto di completare una rosa, comunemente chiamato roster in MLS, con un minimo di 18 calciatori, distribuendo i carichi economici tra tutti questi calciatori che avranno un ingaggio incluso nel salary cap. Lo stipendio massimo di un giocatore (facendo riferimento ai dati del 2021) è di 612 mila dollari l’anno.
Per poter pagare i calciatori che fanno parte della rosa ogni squadra ha a disposizione il General Allocation Money, cioè un plafon uguale per tutte le franchigie con cui gestire gli ingaggi della rosa.
Tuttavia, esistono delle variazioni sulla gestione economica che permettono di superare questo limite (GAM)
Slot extra del roster primario delle squadre di MLS
Esistono poi quattro slot extra nel roster aggiuntivo che possono essere assegnati in maniera piuttosto vari: essi possono essere giocatori con contratti minimi (81 mila nel 2020), oppure calciatori del programma studentesco generazione Adidas (ora in campionato solo cinque), oppure giocatori homegrown con uno stipendio superiore al minimo (87 mila), ma non superiore al massimo (612 mila).
- Le slot rimanenti sono per i giocatori più giovani (sotto i 25 anni compiuti entro la fine dell’anno) con un contratto minimo salariale da 63 mila dollari.
- Ci dovrebbero essere almeno due calciatori homegrown in tutto il roster,
- altro limite è legato ai “legionari”: ogni club è assegnato per la stagione 8 posti per gli stranieri.
Allo stesso tempo però questi tre tipi di slot possono essere scambiati tra franchigie cosi da modificare il numero totale di elementi differenti per tipologia all’interno della rosa: in teoria, è possibile assemblare una squadra interamente composta da stranieri, ma non è certo la tendenza della MLS attuale.
Tutto questo roster di base deve essere sostenuto dal GAM: di norma, il tetto degli stipendi della squadra dipende dal reddito della lega e rappresenta circa il 50-55% dell’importo spendibile per ciascuna franchigia, uguale per tutte le squadre di MLS suddiviso dal Commissioner ad inizio stagione.
I designated player come star di ogni squadra della Major League Soccer
Una delle regole principali che caratterizzano anche la costituzione della MLS è certamente quella del Designated Player; la regola del giocatore designato (o più precisamente, la “regola di David Beckham”) è stata progettata per aggirare il tetto salariale per un paio di giocatori del roster. Nel 2007, il tetto salariale in MLS è stato fissato a $ 2,1 milioni, ma quando i LA Galaxy firmarono un contratto con David Beckham (gli dedicarono anche una statua) che gli avrebbe fatto guadagnare ben 6,5 milioni di dollari all’anno, nacque questa nuova regolamentazione per giocatori “designati”. La regola non è stata implementata a causa dell’ex Manchester United e presidente di Inter Miami, ma David Beckham è stato il primo a beneficiarne.
L’ingaggio di un Designated Player è costituito parte del GAM più una parte di ingaggio extra pagato direttamente dalla società della MLS.
La regola originale stabiliva che un DP avrebbe avuto un ingaggio di $ 400.000 parte del General Allocation Money, ma successivamente fu modificata in base all’età del calciatore:
- I DP di età superiore ai 23 anni sono inseriti nel conteggio per lo stipendio massimo del campionato a meno che il giocatore non si unisca a metà stagione. Quindi il suo ingaggio sarà poi adeguato alla metà dello stipendio massimo della lega.
- I DP di età compresa tra 21 e 23 anni hanno un ingaggio di $ 200.000 del tetto salariale.
- I DP di età inferiore ai 20 anni hanno ingaggio di $ 150.000 del tetto salariale
Come dicevamo prima, ad ogni club sono concessi solamente due posti per Designated Player, con la possibilità di aggiungerne un terzo pagando una “tassa sul lusso” alla lega pari a $ 150.000. Questa tassa poi viene comunque ridistribuita alle altre squadre come General Allocation Money
Questi due slot (con terzo slot opzionale se necessario per cui pagare una tassa extra di 150 mila dollari) permetteranno cosi ad una franchigia di acquistare una stella di calibro internazionale, identificata con il nome di Designated Player, con un ingaggio che sfori il General Allocation Money.
Un aspetto altrettanto importante sull’acquisto di un Designaed Player, è legato a delle agevolazioni fiscali per cui si presenta una componente importante legata al GAM: i club possono ottenere un risarcimento in tasse fino al 50% dello stipendio di un calciatore pagato con GAM (General Allocation Money). Supponiamo che un calciatore abbia uno stipendio di 700.000 all’anno, ma il club per qualche motivo non vuole spendere uno slot da Deisgnated Player su questo giocatore. Usufruendo della riduzione della lega MLS sul GAM può spendere fino a 350 mila per ridurre il suo “peso” per il bilancio. Un punto importante è rappresenta dalle modalità di riscossione di queste detrazioni: questi 350 mila dollari dovrebbero essere presi proprio dal denaro che il club trasferisce alla lega per l’iscrizione.
General Allocation Money: la base per la costruzione di una rosa in MLS
General Allocation Money consiste in un pozzetto economico garantito per ogni franchigia della MLS: introiti certi forniti dalla MLS per ogni squadra (1,5 milioni di dollari nel 2020), provieniti dalle tasse di iscrizione ai torni internazionali, ai playoff ed alle cessioni di Designated Player al di fuori della MLS (compensi extra per le squadre neo iscritte parte dell’expansion plan da utilizzare al Superdraft
A tal proposito è interessante annotare che il General Allocation Money è interamente di proprietà del club, e può anche essere scambiato con altri club come slot al Superdraft o giocatori.
Il General Allocation Mondey viene comunque utilizzato in diversi modi: viene utilizzato per ridurre lo stipendio di un non-Designated Player allo stipendio minimo della lega di $ 65.000 contro il tetto salariale, oppure il GAM può essere utilizzato per ridurre il limite massimo raggiunto da un DP a $ 150.000 .
Target allocation money
Targeted Allocation Money è molto simile a GAM. La differenza più grande è che il TAM deve essere utilizzato per i giocatori che intendono guadagnare più dello stipendio massimo della lega quando si uniscono alla MLS, parte quindi del salary cap. In altre parole, quando una squadra piazza un colpo di un giocatore importante al quale però non vuole assegnare uno slot da Desgnated player, può innalzargli lo stipendio usufruendo di un extra TAM, partendo da una base come GAM.
Inoltre, ogni club ha la possibilità di gestire fondi mirati (Target Allocation Money) pari a 2,4 milioni di dollari (se facciamo riferimento al 2021).
Come GAM, anche TAM può essere utilizzato per ridurre lo stipendio di un DP, ma c’è un altro avvertimento. Se il TAM deve essere utilizzato in questo modo, la squadra che lo utilizza deve quindi firmare un nuovo DP con un investimento maggiore o uguale al giocatore che perde la designazione DP.
Nel quadro generale della gestione della struttura economica di una squadra di MLS, il TAM ed il GAM sono delle disponibilità economiche che una franchigia può gestire ma addirittura scambiare con altre squadre della lega, in modo tale da poter modulare le esigenze in base agli obiettivi di squadra.
Ecco la lista aggiornata dei Designated Player di MLS